Reddito e pensione di cittadinanza, il punto un anno dopo

Reddito e pensione di cittadinanza, il punto un anno dopo

Ad oggi 2,5 milioni di persone circa beneficiano del Reddito di Cittadinanza, per un importo medio di 500 euro.
Secondo i dati dell'Osservatorio dell'Inps, aggiornato a inizio mese, sono 1 milione e 119 mila le domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza accolte dall'Inps.

Quelle presentate erano state 1 milione 677 mila, quindi, il tasso di accoglimento si è attestato al 67% e ci sono ancora 113 mila pratiche in lavorazione (6,7%), mentre 445 mila (26%) sono state respinte o cancellate.

Tra le famiglie che hanno ottenuto il beneficio, 60 mila sono decadute.

Le famiglie titolari di Reddito (933 mila) e di Pensione di Cittadinanza (126 mila con 143 mila persone coinvolte) sono nel complesso 1 milione e 59 mila, corrispondenti a 2 milioni e 562 mila individui.

L'importo medio mensile percepito ammonta a 496 euro. Nello specifico, il dato nazionale dell'importo medio mensile del Reddito di Cittadinanza è di 534, invece quello della Pensione di Cittadinanza risulta pari a 226 euro.

Tra i beneficiari i cittadini extracomunitari sono una minoranza (3,6%). Le famiglie con all'interno minori sono 386 mila (36,4%), mentre quelle dove sono presenti disabili sono 216 mila (20,4%). I nuclei con un solo componente sono invece 412 mila, il 39%.

A livello geografico le famiglie del Mezzogiorno che risultano percettrici di Reddito e Pensione di Cittadinanza sono oltre 641 mila, pari al 61% dei nuclei che beneficiano del sussidio. Il Nord ne conta invece 258 mila e il Centro 160 mila.

Tra le Regioni al primo posto spicca la Campania, con 205 mila famiglie, seguono la Sicilia, 184 mila, e la Puglia, 97 mila. La differenza si registra anche a livello di “peso” dell'assegno: 533 contro 426 con il sussidio che risulta più alto del 25% al Sud.

Finora per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza sono stati spesi 4 miliardi e 358 milioni di euro circa.

Questo è quanto emerge dalle tavole dell'Osservatorio Inps aggiornate a tutto gennaio, sommando gli importi erogati per il sussidio dal mese di avvio, ovvero da aprile.

Nel 2019 l'esborso è rimasto sotto la soglia dei quattro miliardi, risultando pari a 3 miliardi 849 milioni di euro a fronte dei 5,6 miliardi stanziati nella legge di bilancio per il 2019: è stato quindi maturato un risparmio di quasi 1,8 miliardi.

I dati confermano la bontà del progetto ma c'è ancora molto da fare. Se il coefficiente di Gini, che misura le disuguaglianze si è abbassato di circa un punto (dato Inps), la povertà non è stata sconfitta.

Sul piano dell'attivazione al lavoro si è ancora molto indietro. L'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive, conferma che al 31 gennaio quasi 40 mila persone hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver incassato il reddito. Pochi, se si pensa che gli “attivabili” sulla carta sono 908 mila su 2,6 milioni che ricevono l'aiuto (35%). Non ci dimentichiamo che si è all'inizio di un processo complesso, ma la percentuale rimane comunque bassa (4,4%).

Durante l'Eurogruppo a Bruxelles, il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha dichiarato che il Reddito di Cittadinanza è uno strumento perfettibile, ma di certo ha contribuito a sostenere la crescita.

24/02/2020

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