Fnp Piemonte
Impoverimento cognitivo, un problema senza età
Lunedì 15 dicembre presso l’Istituto Carlo Ignazio di Giulio di Torino si è riunito il Consiglio generale Fnp Piemonte in forma seminariale per riflettere sul tema “Impoverimento cognitivo: un problema senza età”. All’incontro hanno partecipato i segretari generali Fnp Nazionale e Cisl Piemonte Roberto Pezzani e Luca Caretti.
Il segretario generale Fnp Piemonte Alessio Ferraris, introducendo i lavori ha detto: “La scelta del luogo in cui ci troviamo non è casuale: una scuola. Un luogo di crescita, di conoscenza, di confronto tra generazioni. Ed è proprio questo lo spirito con cui la Fnp Cisl Piemonte ha voluto promuovere questo seminario. Quando si parla di impoverimento cognitivo, il pensiero corre immediatamente agli anziani. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi, però, è più articolato: non siamo di fronte a un tema che riguarda solo la terza età, ma a una questione che attraversa l’intero arco della vita e interroga tutta la nostra società. Per quanto riguarda i giovani parliamo di difficoltà di concentrazione, riduzione della capacità critica, affaticamento mentale precoce, disattenzione, ansia da prestazione, fragilità emotiva dovuti al contesto in cui vivono: flusso continuo di stimoli, uso intensivo delle tecnologie digitali, pressione costante alla performance e incertezza diffusa sul futuro”.
Dopo i saluti del professor Giorgio Minneci a nome della dirigente scolastica Alessandra Atanasio, il segretario generale Cisl Piemonte Luca Caretti ha portato il suo contributo: “Un plauso a questa iniziativa intergenerazionale che è un’occasione importante per esercitare la partecipazione, pilastro fondamentale per la costruzione del futuro”. In seguito si è aperta una tavola rotonda in cui si sono confrontati: la dottoressa Daniela Leotta, Neurologa ed ex Direttrice del Reparto di Neurologia all’Ospedale Martini di Torino, che è intervenuta sui cambiamenti cognitivi tipici dell’invecchiamento, del loro impatto sulla salute mentale dell’anziano e delle strategie per mantenere la salute mentale e stimolare la funzione cognitiva, il dottor Michele Abbruscato, Psicologo Clinico ad orientamento cognitivo, che ha raccontato la sua esperienza nella RSA Elio Pescarmona di Asti, Manuela Repetto, Professoressa associata di Didattica e Pedagogia speciale all’Università degli studi di Torino che ha parlato dell’impoverimento cognitivo nei giovani e delle conseguenti ricadute pedagogiche. A concludere la tavola rotonda è intervenuto Andrea Benvenuti, Direttore di Edizioni Lavoro, che ha presentato la campagna nazionale contro l’impoverimento cognitivo “Fai sport, leggi un libro” promossa proprio dalla Cisl con Edizioni Lavoro, che propone soluzioni comuni al decadimento cognitivo di giovani e anziani, annunciando la partecipazione al Salone del Libro 2026. Alcune studentesse delle classi quinte hanno preso poi la parola per portare il loro contributo sul decadimento cognitivo degli anziani e degli adolescenti e sulla loro esperienza formativa in una RSA.
Nelle conclusioni il segretario generale Fnp Nazionale Roberto Pezzani ha detto: “Entrare in una scuola come questa, a forte indirizzo socio-sanitario, significa entrare nel cuore del futuro della società e dell’impegno della nostra Fnp. Siamo in una vera comunità intergenerazionale, dove la cura si costruisce insieme. L’impoverimento cognitivo non è solo un problema sanitario, ma soprattutto di relazione: una mente sola invecchia più in fretta, mentre una mente accompagnata rimane viva più a lungo. Ed è un problema di giustizia sociale perché il declino cognitivo colpisce di più dove ci sono povertà, lavori usuranti, case isolate, scarsità di servizi, solitudini non scelte. Il contrario della solitudine non è la compagnia, ma la comunità. Ecco perché come Fnp la nostra risposta è “abitare la prossimità”. Per rappresentare le persone dobbiamo camminare accanto a loro nei luoghi reali della vita quotidiana”.