Fnp Veneto

La violenza contro le donne non è solo fisica, l’eliminazione della violenza parte dalla cultura. Solidarietà a Elena Cecchettin

La violenza contro le donne non è solo fisica, l’eliminazione della violenza parte dalla cultura. Solidarietà a Elena Cecchettin

Il commento del Coordinamento per le Politiche di genere della Fnp Veneto

Dalla vicinanza all’accanimento: quel che sta accadendo a Elena Cecchettin, attaccata perché espone chiaramente un pensiero noto a chiunque si occupi seriamente di politiche di genere, è ignobile. E ingiusto. «La sorella di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di un femminicidio, ha dimostrato in questi giorni di avere piena consapevolezza della complessità di questa realtà che chiamiamo violenza di genere. E ha dimostrato di non aver paura di esporsi, parlando a tutti e in primo luogo direttamente ai suoi coetanei, che pensavamo essere immuni da certi stereotipi. O forse ci illudevamo lo fossero», commentano Tina Cupani e Carla Campese, rispettivamente segretaria generale e coordinatrice per le Politiche di genere della Fnp Veneto.

Il femminicidio di Giulia Cecchettin è una sveglia potente: è la prova più drammatica che le radici culturali della violenza contro le donne sono profonde e capillari. Non hanno età, famiglia o formazione di riferimento. «Non esiste solo la violenza esplicita», ricorda Campese, «la violenza si manifesta nei continui “piccoli” soprusi, nel linguaggio, nella prevaricazione quotidiana che accompagna la vita di ogni donna nel lavoro, nella vita sociale e negli affetti»«Per secoli la figura della donna è stata definita attraverso il bisogno di qualcun altro, valutata “in funzione” del ruolo di figlia, moglie, madre, lavoratrice», le fa eco Cupani, «nonostante l’emancipazione “per legge”, alla quale la nostra generazione ha dato contributo, anche ora si pretende dalla donna prima di tutto la cura degli altri. E nessuno mai riflette sulla necessità di ciascuna ci avere cura di se stessa e delle proprie aspettative, personali e professionali». Questi non sono problemi “da donne”, ma è un problema per la società intera.

La Cisl stessa ha dimostrato un cambio di passo quando con l’ultimo congresso il “coordinamento donne” è cambiato in “coordinamento per le politiche di genere”. La Fnp e il suo coordinamento, in particolare, hanno abbracciato un lavoro costante di studio, formazione e sensibilizzazione che scandaglia tutti gli ambiti in cui si manifestano i disequilibri di genere, disequilibri nei quali si possono individuare anche le prime condizioni che favoriscono la violenza e, nell’epilogo più drammatico, il femminicidio. Anche per questo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, nelle varie province si sono tenuti e si terranno appuntamenti che dimostrano questa sensibilità “a 360°”.

Sui temi della violenza contro le donne e il contrasto al femminicidio il coordinamento della Fnp Verona ha collaborato, con la Cisl locale e il Telefono Rosa, all’evento “Fermiamo il massacro” che si è tenuto il 10 novembre a Ronco dell’Adige. A Oderzo è diffuso un volantino, realizzato con il contributo anche del coordinamento della Fnp Belluno-Treviso, che promuove il numero anti violenza e stalking 1522, mentre il coordinamento della Fnp Venezia organizza per il 4 dicembre (nella sede Cisl Veneto a Mestre alle 15) l’incontro pubblico “Non sei sola”. Il 20 novembre a Monselice il coordinamento della Fnp Padova-Rovigo è stato fra i protagonisti del convegno di presentazione del progetto regionale P.A.R.I. (Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l'equilibrio di genere), mentre il 28 novembre il coordinamento della Fnp Vicenza insieme alla Cisl locale organizza nella sede del sindacato, alle 18, il convegno “Continuando Elisa Salerno: donne e società”, sull’eredità attuale della giornalista e femminista vicentina.

21/11/2023

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