PUBBLICAZIONI: Contromano N.48

Contromano N.48

Contromano N.48

CARI AMICHE E AMICI, CARO GIGI SBARRA,

in questi mesi e soprattutto in queste ultime settimane, mentre preparavamo il nostro Congresso ho riflettuto molto anche grazie o, se volete, a causa di una salute che, inaspettatamente, mi ha presentato un conto, che mi ha costretto a prendere atto dei limiti di una condizione, che avevo sempre sottovalutato.

Ho riflettuto molto su di noi, sul futuro che ci attende come Federazione e come Cisl.

Una meditazione profonda che ha investito anche il mio personale destino.

In questo tempo ho dato quello che potevo, senza risparmiarmi. Sono stato con voi in diversi congressi territoriali e regionali e oggi, forse in ritardo e mi scuso, devo con lucidità dirvi e dirmi che ho bisogno, da ognuno di voi, di un altro forte gesto. Due li avete già compiuti, quello della speranza e della fede che avete riposto in me, in questi anni, nei vari ruoli che ho ricoperto.

Ma ci vuole, oggi, un altro gesto, quello della carità, una carità avulsa da ogni giudizio, che, per me, è un grande atto d’amore e di amicizia.

Grazie alla certezza della vostra vicinanza e comprensione, negli ultimi giorni e nelle ultime ore ho preso una decisione, una decisione faticosa, ma, forse, in questo momento razionale: non essere presente al nostro Congresso e non ricandidarmi.

Una decisione che mi pesa come un macigno, Dio solo sa quanto mi pesa!

Una decisione difficile, faticosa, discutibile, ma credo giusta nel tempo giusto, necessaria e dovuta, dovuta al rispetto, alla stima, all'affetto nei vostri e nei confronti dell’Organizzazione tutta.

Lascio l’incarico che mi avete tanto generosamente affidato.

Lascio il ruolo, certo non la Cisl, che mi ha segnato in modo indelebile fin da ragazzo.

La mia condizione fisica non mi consente, in questo momento, di potere svolgere con dedizione e responsabilità, il ruolo che un segretario generale deve rivestire ed onorare.

Si apre una stagione nuova per la nostra Federazione. Una stagione densa di incognite, di problemi ma, credo, anche di nuove opportunità...


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