Prevenzione e controllo del Covid-19, l'Istituto Superiore di Sanità aggiorna le indicazioni per le strutture residenziali sociosanitarie

Prevenzione e controllo del Covid-19, l'Istituto Superiore di Sanità aggiorna le indicazioni per le strutture residenziali sociosanitarie

Gli ultimi dati sulla pandemia mostrano che in Italia, nell'ultimo mese, c'è stato un progressivo aumento dei contagi da SARS-CoV-2, soprattutto tra i più giovani (età media 29 anni), con una risalita soprattutto dei ricoveri in terapia intensiva, passati da 47 unità di fine luglio alle attuali 120.

Nello scenario epidemiologico attuale gli anziani e le persone affette da gravi patologie neurologiche, croniche e da disabilità, sono la parte di popolazione più fragile.

In Italia, infatti, l'età media dei deceduti e positivi a SARSCoV-2 è di 80 anni. Inoltre, il 95% dei decessi avviene in persone con più di 60 anni e con patologie di base multiple.

Per evitare che i contagi crescano e mietano ancora vittime tra i più fragili e tra i non autosufficienti ricoverati in strutture protette, l'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un nuovo Rapporto, che tenendo conto della situazione epidemiologica attuale, aggiorna le indicazioni, già presenti in un precedente documento, che permettono alle strutture residenziali e socioassistenziali di fornire il servizio di assistenza riducendo il rischio di COVID-19 negli ospiti e negli operatori.

In particolare, nel Rapporto sono state introdotte nuove misure riguardanti:

  • l'nclusione, tra le strutture residenziali, anche delle strutture socioassistenziali in ambito territoriale;
  • le indicazioni per la gestione della riapertura alle visite previste dagli aggiornamenti normativi;
  • l'indicazione di uso delle mascherine chirurgiche da parte dello staff assistenziale in tutta la struttura;
  • le raccomandazioni per la ripresa delle attività di gruppo mantenendo un adeguato livello di sicurezza.

 

07/09/2020

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