ITALIA: La zona arancione si allarga, si restringe l’area gialla

ITALIA: La zona arancione si allarga, si restringe l’area gialla

Cambiano le zone gialle, arancioni e rosse in tutta Italia.

l ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il 10 novembre un'ordinanza che - sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di regia - prevede il passaggio in zona arancione di 5 Regioni: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria - a partire da mercoledì 11 novembre.

Le nuove zone arancioni: Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria

Il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità era atteso, soprattutto per fornire i dati utili a individuare le nuove zone arancioni e rosse. La mappa dell'Italia era destinata a cambiare, come preannunciato dopo l'ultimo dpcm, firmato il 3 novembre

sulla base dei 21 indicatori analizzati dall'Iss e dal ministero della Salute cambia la collocazione di alcune Regioni, con il passaggio dall'area gialla a quella arancione e rossa. Al momento nessuna Regione scende all'area meno critica.

A passare dall'area gialla a quella arancione ora saranno Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria.

Il passaggio in zona arancione delle cinque Regioni è a partire da mercoledì 11 novembre.

L'Alto Adige diventa zona rossa.

La prima a cambiare area era stata proprio la provincia autonoma di Bolzano. L'Alto Adige, infatti, aveva deciso di auto-proclamarsi zona rossa e applicare il lockdown. La situazione era ritenuta critica sia a causa del continuo aumento dei contagi che a causa dell'incremento dei comuni già dichiarati zona rossa. L'ordinanza era stata firmata dal presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e prevedeva un lockdown a partire dal 9 novembre. Ora è arrivata anche la conferma nazionale, che ha fatto entrare Bolzano nella zona rossa insieme a Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Calabria.

Quali sono le restrizioni per le zone arancioni e rosse

Nelle zone arancioni, oltre ad applicarsi il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, è previsto anche il divieto di spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e da un comune all'altro. Chiusi bar e ristoranti, con l'eccezione dell'asporto (fino alle 22) e della consegna a domicilio. La didattica a distanza viene prevista per le scuole superiori, chiuse le università.

Nelle zone rosse, invece, c'è un vero e proprio lockdown, ma in versione soft. Viene vietato ogni spostamento anche all'interno del comune e in qualsiasi orario, se non per lavoro, salute o necessità. Chiudono bar e ristoranti, ma anche i negozi, ma restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e supermercati. La didattica a distanza è prevista per le scuole superiori, ma anche per la seconda e terza media.

 

10/11/2020

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