Reddito e pensione di cittadinanza, i primi dati

Reddito e pensione di cittadinanza, i primi dati

Al 4 Settembre risultano 1.460.463 le domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza. Di queste, 960.007 sono state accolte (di cui 117.220 pensioni), 409.644 respinte e 90.812 in lavorazione.

Rispetto alle domande già lavorate, quelle rigettate sono quindi quasi il 30%. Nella maggior parte dei casi perché il reddito familiare supera i limiti di legge.

I percettori del sussidio di Povertà (ne viene erogato uno per nucleo familiare) sono 2.348.423 e l'importo medio dell'assegno è di 481 euro al mese a famiglia.

Più elevato l'importo medio per chi prende il Reddito di Cittadinanza: 518 euro.

Più basso per chi invece incassa la Pensione di Cittadinanza: 208 euro.

Sul totale dei 960 mila assegni, in un caso su cinque l'importo non supera i 200 euro. Nel 38% dei casi viene erogato a single e solo in un caso su dieci a famiglie con 5 o più componenti. Analizzando le fasce d'importo riconosciuto ai 960mila percettori del Reddito di Cittadinanza il 21% dei beneficiari ha mensilmente meno o fino a 200 euro (quasi 209 mila famiglie), mentre il 4% (33mila nuclei) ha più di mille euro al mese. La fascia mediana (46,8%) riceve tra i 400 e gli 800 euro.

Anche ipotizzando che alla fine dell'anno i beneficiari salgano intorno a un milione di famiglie, si può stimare che la spesa non supererà 4 miliardi quest'anno e 5,7 miliardi nel 2020, cioè circa un miliardo e mezzo di meno di quanto stanziato sia nel 2019 sia nel 2020.

Nella relazione tecnica il governo prevedeva infatti una spesa di 5,6 miliardi quest'anno e di 7,1 nel 2020 per coprire una platea di beneficiari pari a un milione 248 mila famiglie.

La classifica delle domande accolte vede in testa la Campania, con il 19% del totale (181.874), seguita da Sicilia (165.273), Puglia (88.137), Lazio (85.003) e Lombardia (80.543). Nel complesso il 60% dei sussidi va al Sud, il 24% al Nord e il 16% al Centro. Sono 54 mila le famiglie di extracomunitari beneficiarie di Reddito o Pensione di Cittadinanza.

I dati dell'Osservatorio Inps ci forniscono anche un'altra fotografia che va ad integrare la mappa della Povertà in Italia: la presenza di minori. Ebbene, sono quasi 350.000 le famiglie dove ci sono bambini o comunque adolescenti under 18. E in duecentomila nuclei la Povertà riguarda anche persone disabili.

Vengono comunque confermati i trend già evidenziati nei mesi scorsi: prevalenza del Sud, importi medi non particolarmente elevati e concentrati sui single. E che, alla fine, si spenderà meno del previsto. Solo quando la seconda parte della misura finalmente inizierà a girare (la ricerca di un posto di lavoro), facendo passare i beneficiari da semplici sussidiati a lavoratori in grado di sostenere la propria famiglia, si potrà parlare di provvedimento non solo assistenziale e di misura diversa da quelle che l'hanno preceduta.

Al momento questa Fase 2 è in ritardo. Ancora non c'è la piattaforma telematica nazionale per incrociare le domande di lavoro delle imprese. Intanto, i Navigator, cioè i circa 2.980 laureati (ma vanno sottratti i 471 della Campania, non ancora contrattualizzati) che hanno vinto il concorso per aiutare i Centri per l'Impiego a collocare i beneficiari del sussidio idonei al lavoro (non più del 30%), hanno cominciato a chiamare a colloquio gli interessati. Chi non si presenta rischia prima la sospensione e poi (in caso di assenza a tre chiamate) la revoca del sussidio. Tra le ipotesi che il governo sta studiando in vista della prossima manovra c'è quella di far decadere l'assegno già alla seconda volta che il convocato non si presenti al Centro per l'Impiego.

26/09/2019

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