Rimborsi intestati a un contribuente deceduto, le indicazioni per gli eredi

Rimborsi intestati a un contribuente deceduto, le indicazioni per gli eredi

Cosa devono fare gli eredi per ricevere rimborsi spettanti a persone decedute?

Per rispondere a questa domanda generica è opportuno, intanto, inquadrare l’istituto giuridico della successione che si ha quando si verifica il subingresso di un soggetto ad un altro nella titolarità di uno o più rapporti giuridici.

La successione mortis causa realizza un mutamento della titolarità nell’insieme dei rapporti giuridici che restano inalterati nella loro identità oggettiva.

I rapporti obbligatori oggetto di successione sono quelli che non hanno carattere strettamente personale. Si sciolgono perciò contratti come il mandato, l’appalto o il contratto di lavoro.

Si ha successione a titolo universale quando l’erede succede nella universalità dei beni del de cuius o in una quota (intesa come parte ideale ed astratta, come frazione aritmetica) del suo patrimonio.

Non esiste nel nostro Ordinamento un acquisto automatico dell’eredità; essa va accettata, dunque è erede solo chi voglia essere tale. L’accettazione costituisce, quindi, il mezzo tecnico con cui si produce l’acquisto dell’eredità. Si crea così una confusione tra il patrimonio del de cuius e quello dell’erede (salvo accettazione con beneficio d’inventario la quale, quindi, impedisce la confusione).

Se l’erede accetta semplicemente risponde con il suo patrimonio di tutti i debiti del familiare deceduto, mentre se accetta col beneficio l’erede risponde delle obbligazioni trasmessegli dal de cuius solo nei limiti del valore del patrimonio ereditario e conserva verso l’eredità tutti i diritti e gli obblighi che aveva verso il defunto.

Chiarito in concetto di successione ed accettazione dell’eredità di cui sopra, se i rimborsi, di cui alla domanda del nostro lettore, sono di natura fiscale, nei casi di successione legittima, l’Agenzia delle entrate eroga il rimborso direttamente ai beneficiari, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria, come risultante dalla dichiarazione di successione presentata. Nelle ipotesi di successione testamentaria, invece, o quando la dichiarazione di successione non è stata presentata, l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate, competente per la lavorazione del rimborso, chiederà agli interessati di produrre la documentazione idonea ad attestare la qualità di eredi.

Erogazione dei rimborsi fiscali agli eredi

Decreto-Legge n. 73/22 convertito con modificazioni dalla L. 4 agosto 2022, n. 122 (in G.U.19/08/2022, n. 193)

Art. 5

  1. All'articolo 28 del testo unico delle disposizioni concernente l'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, dopo il comma 6, è inserito il seguente: «6-bis. I rimborsi fiscali di competenza dell'Agenzia delle entrate, spettanti al defunto, sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati, ai chiamati all'eredità come indicati nella dichiarazione di successione dalla quale risulta che l'eredità è devoluta per legge, per l'importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Il chiamato all'eredità che non intende accettare il rimborso fiscale riversa l'importo erogato all'Agenzia delle entrate.
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