Pillole di Diritto: Il ruolo dei nonni nella famiglia italiana, diritti e doveri

Pillole di Diritto: Il ruolo dei nonni nella famiglia italiana, diritti e doveri

I nonni, riconoscimento nelle norme e nella giurisprudenza

Ciò di cui i bambini hanno più bisogno sono gli elementi essenziali che i nonni offrono in abbondanza. Essi danno amore incondizionato, gentilezza, pazienza, umorismo, comfort, lezioni di vita. E, cosa più importante, i biscotti. (Rudolph Giuliani)

I nonni, giuridicamente, si definiscono ascendenti in linea retta di secondo grado. Nell’attuale contesto sociale caratterizzato da fenomeni quali l’aumento delle aspettative di vita e dalle trasformazioni del lavoro, i nonni hanno acquisto, a volte loro malgrado, un ruolo strategico nell’organizzazione di molte famiglie italiane e ciò a partire dalle questioni inerenti il bilancio familiare.

Va detto che quello dei nonni baby sitter è un fenomeno tipicamente italiano: il nostro, a quanto pare, risulta essere uno tra i Paesi con il più alto tasso di anziani che si prendono cura dei propri nipoti.

Il loro ruolo è riconosciuto anche dalla riforma del diritto di Famiglia del 2012, che ha introdotto nel codice civile due articoli specificatamente dedicati ai nonni.

Quali sono, allora, i diritti e i doveri dei nonni alla luce della normativa in vigore e dei recenti orientamenti giurisprudenziali.

Norme e giurisprudenza

Il rapporto tra ascendente e discendente è familiare, trova riconoscimento nella stessa Costituzione (artt. 2 e 29), oltre che nel complesso delle norme ordinarie che tutelano le relazioni inter-parentali.

A livello sovranazionale è stata la Corte europea per i diritti dell’uomo (EDU), con la sentenza 7 dicembre 2017, a chiarire che la relazione stabile tra nonni e nipoti è tutelata dall’articolo 8 della Convenzione europea per i diritti dell’Uomo (CEDU). In particolare, la Corte rileva che “il rapporto tra nonni e nipoti fa parte dei legami familiari” ai sensi dell’art. 8 della Convenzione stessa.

Per quanto riguarda il diritto interno, l’art. 317 bis del codice civile, introdotto dal decreto legislativo 154 del 2013, prevede che gli ascendenti hanno il diritto di mantenere rapporti con i loro nipoti minorenni. L’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto, può ricorrere al giudice affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore.

Il diritto che viene espresso nelle sentenze, e che quindi esprime le esigenze di cambiamento della nostra società, evidenzia sempre più la necessità della prole minorenne, in caso di separazione dei genitori, alla conservazione dei rapporti con ciascuna delle famiglie di origine dei genitori.

La giurisprudenza, in particolare quella della Corte di Cassazione, si è orientata da subito nella direzione di garantire questa continuità di rapporti tra gli ascendenti e i nipoti minorenni, a meno che non ci fossero motivi per ritenerli in concreto contrari agli interessi dei minori stessi.

Riconoscere agli ascendenti il diritto a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni, significa attribuire valore all’esclusivo interesse del minorenne, cioè alla realizzazione di un progetto educativo e formativo, preordinato ad assicurare un sano ed equilibrato sviluppo della personalità del minorenne, nell’ambito del quale possa trovare spazio anche un’attiva partecipazione degli ascendenti, come espressione del loro coinvolgimento nella sfera relazionale e affettiva del nipote.

Troverete in allegato dei documenti per approfondire l’argomento e che raccolgono delle recenti sentenze giurisprudenziali in merito al cosiddetto “diritto di visita dei nonni”, oltre che delle pillole di diritto in argomento.

25/07/2023

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