Welfare locale e negoziazione sociale: III modulo del Corso Lungo Giovani FNP

08/03/2017
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Welfare locale e negoziazione sociale: III modulo del Corso Lungo Giovani FNP

Dall'1 al 3 marzo si è svolto il III modulo del “Corso Lungo Giovani FNP” al Centro Studi Ricerca e Formazione della CISL. I temi trattati, anche in questa occasione, sono stati rilevanti e di forte attualità. Ha aperto la lezione il Prof.re Aldo Carera (Presidente Fondazione Giulio Pastore) con il suo consueto riferimento storico, focalizzandosi nel suo intervento sul benessere della persona nel modello culturale e organizzativo della Cisl. Ha spiegato ai corsisti come il pensiero della Cisl ha trovato, e trova, nella centralità della persona, nelle sue esigenze, speranze e dignità da tutelare ed esaltare, l'origine stessa della sua azione confederale. Partendo dalla centralità della persona, si passa in maniera naturale al concetto di tutela e di giustizia espresso dal secondo relatore, Alessandro Geria (Dip. Politiche Sociali e della Salute - CISL), il quale ha spiegato come la salvaguardia dei diritti dell'uomo, lavoratore o pensionato, sia un elemento imprescindibile per il sindacato. L'obiettivo è il bene comune, non come concetto ideologico, ma come un insieme di condizioni che permettono alle persone di raggiungere più facilmente la propria realizzazione, il benessere e l'inclusione. Per raggiungere questo obiettivo, continua Geria, è evidente la necessità di disporre di un sistema equo di diritti e di pari opportunità, che la confederalità e l'azione sindacale sono in grado di portare a sintesi e garantire. Da questo concetto a quello di welfare il passo da fare è breve: cambiano le forme storiche, ma solo attraverso un sistema sociale inclusivo e globale si può garantire alla popolazione la soddisfazione dei bisogni sociali fondamentali e, allo stesso tempo, la tutela dal rischio dell'esclusione sociale. Il sistema di welfare dovrebbe includere concetti quali solidarietà, reciprocità, dimensione comunitaria e “vitalità” intesa come associazione vitale. Investire nel welfare, significa investire nel sociale, come leva dello sviluppo e della modernizzazione del Paese; sperimentare nuovi modelli di welfare partecipativi, significa generare un antidoto al binomio esclusione/assistenzialismo. A conclusione delle tre giornate formative, l'intervento di Attilio Rimoldi (Segretario Nazionale FNP Dip. Politiche Socio-Sanitarie e Formazione), incentrato sulla negoziazione sociale tra ruoli di rappresentanza e ruoli di competenza. Rimoldi descrive come, già dalla fine degli anni '80, la presenza capillare della Fnp sul territorio sia stata determinante per interpretare i bisogni, prima dei pensionati e poi della collettività, passando quindi da una visione categoriale della Fnp ad una visione confederale. Partire dal territorio, per sviluppare contrattazione locale, vuol dire dare delle risposte alle necessità della comunità nella quale viviamo, rispondere alla domanda di welfare locale attraverso contrattualisti adeguatamente formati e competenti, coinvolgendo tutti gli attori sociali che operano sul territorio, dando, quindi, attraverso tutti questi fattori, priorità alla rappresentanza rispetto alla rappresentatività.


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