Nuove regole per l'accesso alle RSA e Hospice. L'isolamento e la solitudine rappresentano fattori di rischio importanti
A causa della violenta pandemia che sta interessando il nostro Paese, le persone, in particolare gli anziani, ricoverate nelle strutture residenziali socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, vivono una condizione di isolamento sociale e di solitudine, che mettono a serio rischio il loro stato di salute fisica e mentale, in particolare per depressione, ansia e decadimento cognitivo/demenza, come documentato da ampia letteratura scientifica.
Durante i mesi scorsi, abbiamo più volte sollecitato, un intervento del Governo, per definire modalità mirate alla sicurezza degli ospiti delle strutture in oggetto e, nello stesso tempo, garantire la socialità con i familiari.
A tal fine, il Ministero della salute, ha istituito la “Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana” (DM 8 settembre 2020), che ha predisposto una serie di indicazioni per assicurare il pieno accesso in sicurezza di parenti e visitatori presso le strutture, da applicare, uniformemente, in tutto il territorio nazionale, nell'attuale contesto di diffusa circolazione del virus.
"Poiché l'isolamento sociale e la solitudine rappresentano motivo di sofferenza e importanti fattori di rischio nella popolazione anziana per la sopravvivenza… devono essere assicurate le visite dei parenti e dei volontari per evitare le conseguenze di un troppo severo isolamento sulla salute degli “ospiti delle residenze” per anziani. In piena sicurezza e con l'ausilio di tamponi rapidi antigenici per lo screening dei contagi da Coivd 19." A sostenerlo è il ministero della Salute
Le proposte della Commissione, sono contenute nella Circolare del Ministero della salute emanata il 1° dicembre, e riguardano le modalità organizzative necessarie per ripristinare, in sicurezza, le attività socio-relazionali all'interno delle strutture stesse, altrettanto necessarie quanto quelle sanitarie.
Queste nuove Linee Guida sono state elaborate al fine di evitare l'isolamento sociale, causato dal Covid-19, alle migliaia di anziani che risiedono all'interno delle strutture socioassistenziali, in quanto la solitudine, e la conseguente depressione e ansia vengono considerati fattori di rischio per la loro sopravvivenza.
Al tal fine, le strutture socioassistenziali dovranno garantire la comunicazione tra gli ospiti delle strutture socioassistenziali e sociosanitarie e i loro famigliari attraverso adeguati strumenti digitali. In particolare, questi strumenti sono fondamentali laddove le condizioni epidemiologiche dell'area in cui si trova la struttura non permettano visite frequenti in presenza.
Le Direzioni sanitarie dovranno perciò programmare un piano dettagliato per assicurare la possibilità di visite anche in presenza.
A tal fine si raccomandano soluzioni tipo “sala degli abbracci” dove il contatto fisico sicuro può arrecare beneficio agli ospiti in generale, ed in particolare, a quelli cognitivamente deboli.
Deve essere favorita la ripresa, nel rispetto del contenimento del rischio, delle attività sanitarie e sociosanitarie eventualmente sospese quali, ad esempio, fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale e deve essere facilitato il supporto degli assistenti sociali, assistenti personali e del volontariato, in considerazione del contributo da essi fornito agli ospiti in termini di mantenimento delle abilità fisiche e socio-relazionali.
Al fine di ristabilire e favorire gli accessi dei visitatori in sicurezza, si raccomanda di promuovere la possibilità di esecuzione di test antigenici rapidi (tamponi rapidi) ai familiari/parenti/visitatori degli assistiti. Questi test possono essere effettuati direttamente in loco e, solo in caso di esito negativo, i visitatori potranno essere autorizzati ad accedere alla struttura secondo le indicazioni fornite dal Direzione della struttura.
Inoltre si raccomanda l'effettuazione di tamponi molecolari per tutti i nuovi assistiti e per il personale che lavora nelle strutture socioassistenziali e sociosanitarie, la formazione e l'addestramento del personale per la corretta adozione delle misure di prevenzione, protezione e precauzioni di isolamento nonché la vigilanza sul rispetto delle misure igieniche e di prevenzione individuate per il contenimento del rischio, da parte degli operatori, volontari, ospiti e visitatori della struttura.
In presenza di un caso di positività al Covid-19 o di un focolaio in atto nella struttura socio assistenziale o sociosanitaria dovranno essere sospesi gli accessi ai visitatori nella struttura.
Nelle strutture residenziali, e in particolare negli Hospice, in situazioni di fine vita degli assistiti affetti da COVID-19, la visita deve essere autorizzata dalla Direzione sanitaria, previa appropriata valutazione dei rischi-benefici. Le persone autorizzate dovranno comunque essere in numero limitato e osservare tutte le precauzioni raccomandate per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da Covid-19.
Per approfondire in allegato il testo delle Linee Guida del Ministero