Libri sotto l'albero: consigli di lettura per le feste
Leggere per reinventarsi, per riscrivere noi stessi, per non perdere l’elasticità del pensiero e rafforzare la riserva cognitiva. È questo il tema al centro della Campagna nazionale “Fai sport, leggi un libro”, che come FNP CISL sosteniamo, perché la cura della mente comincia ogni giorno, con gesti semplici e alla portata di tutti.
Con la transizione digitale e quella tecnologica, le nostre capacità cognitive si indeboliscono per cui è necessario allenarle, e proprio come lo sport per il corpo, la lettura è l’allenamento vitale per la mente. Leggere quindi non è un’attività secondaria ma un esercizio primario e quotidiano, soprattutto per gli anziani.
La vecchiaia è un’età da salvaguardare da fattori di rischio come l’isolamento o la depressione che possono comprometterla, attraverso abitudini di vita fisicamente e intellettualmente sane, come fare sport e leggere un libro, che possono aiutarci a prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente.
In questo senso, il periodo delle feste diventa un momento speciale per riscoprire il piacere di leggere con calma, magari seduti in poltrona o condividendo una storia con chi ci è vicino. Un buon libro può fare compagnia, accendere ricordi, regalare sorrisi e offrire spunti di riflessione, aiutandoci a sentirci meno soli e più sereni. Che si tratti di un romanzo avvincente, di un racconto pieno di emozioni o di una lettura leggera e piacevole, ogni libro può diventare un piccolo dono per la mente e per il cuore durante le festività.
Di seguito, una selezione di libri, da leggere o da regalare, per accompagnare le feste con emozione, curiosità e un pizzico di magia.
Un libro, scelto con cura e amore, rimane anche uno dei regali più belli che possiamo fare a Natale a noi stessi e alle persone che amiamo.
L'età sperimentale, Erri De Luca - Ines de La Fressange

Nessuna generazione prima di questa ha raggiunto la vecchiaia in così numerosa formazione e in uno stato così attivo, e questo – scrive Erri De Luca – la rende oggi un’età sperimentale. Un’occasione, dunque, la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo di sé e degli altri, di allenare il corpo e la mente con maggiore consapevolezza e forse con più gusto. Non invece il momento, come pensano in molti, di guardare soltanto indietro.
Grazie anche al contrappunto di Ines de la Fressange, celebre stilista e amica dell’autore, L’età sperimentale è un libro e al tempo stesso un’occasione, per scoprire quante possibilità racchiude la terza età – ciascuno trovi la propria, e De Luca ne cita molte –, e tutto il vantaggio di aver guadagnato “lo slancio del tempo accumulato, potente catapulta del participio passato del verbo passare”.
Socrate, Agata e il futuro - L'arte di invecchiare con filosofia, Beppe Severgnini

La vita umana, insegna l'induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l'ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l'età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l'aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando.
L'autore invita a «indossare con eleganza la propria età». Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c'è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili.
Invecchiare non fa paura (Problemi sociali d'oggi), Marco Trabucchi

Vivere a lungo dipende in buona parte dalle nostre scelte personali. Certamente le malattie possono segnare la vita in età avanzata, ma non sono il necessario accompagnamento degli anni. Questo è importante per convincere anche i più scettici che si può sempre iniziare a cambiare stile di vita. Marco Trabucchi spiega in questo straordinario volume che per invecchiare bene è necessario raggiungere un equilibrio tra il ricorso alla medicina, alle tecnologie diagnostiche, ai farmaci -- spesso indispensabili per la nostra salute -- e la libera, responsabile capacità del singolo di indirizzare la propria vita.
Invecchiare bene non è un'illusione se si fonda sul convincimento che nulla è donato senza l'impegno di ogni giorno. E in questo la cura degli altri gioca un ruolo non secondario nella cura di sé stessi.
La vita lunga - Lezioni sulla vecchiaia, Francesco (Jorge Mario Bergoglio)

Hanno pagato «il prezzo più alto» non solo a causa della pandemia, ma anche di una cultura della produttività che li considera troppo spesso un peso. Ma gli anziani, secondo il papa, sono invece «una benedizione per la società». Con diciotto catechesi qui raccolte per la prima volta Francesco ha sviluppato un nuovo importante percorso di riflessione interamente dedicato al senso e al valore della vecchiaia attraverso la parola di Dio, da Genesi ai Vangeli, per spiegarne la ricchezza e trasmettere «saggezza all’umanità».
Quello del pontefice è un autentico appello alla riscoperta dell’arte di invecchiare. Perché non può essere solo una questione di «piani di assistenza», ma di «progetti di esistenza» per un’età della pienezza e dell’apporto gioioso. Al centro di queste «lezioni» è il rapporto intergenerazionale, una questione di primo piano in quest’epoca segnata dal calo demografico. Gli anziani sono «un vero e proprio nuovo popolo», osserva il papa, «mai siamo stati così numerosi nella storia umana», eppure «il rischio di essere scartati è ancora più frequente». Ma non ci si può limitare al cambiamento quantitativo, è in gioco «l’unità delle età della vita», ossia «il reale punto di riferimento per la comprensione e l’apprezzamento della vita umana nella sua interezza».
Non c'è tempo per essere tristi, Licia Fertz, Emanuele Usai

Quanti hanno provato la tentazione di cedere le armi e lasciarsi andare, dopo un grande dolore? È capitato anche alla signora Licia, alla morte dell'amatissimo Aldo, suo marito per sessantadue anni, quattro mesi e due giorni. I colori si sono spenti, il silenzio ha invaso la casa, le ore hanno preso a trascorrere tutte uguali. È stato allora che il nipote Emanuele ha inventato un "gioco" per distrarla: scattarle ogni giorno una foto in abiti variopinti e make up impeccabile. E l'accessorio più importante: quel sorriso (magari un po' sdentato) che aveva perso. Da un piccolo germoglio, è sbocciato di nuovo quell'amore per la vita che Licia ha sempre portato con sé, e lo spirito curioso e anticonformista che le ha permesso di affrontare tutte le svolte della sua lunga esistenza.
Perché Licia, prima di allora, non si era mai lasciata abbattere. Non ha ceduto nemmeno di fronte alla prova più dolorosa: la morte dell'unica figlia, Marina. Si è asciugata le lacrime, si è rimboccata le maniche e si è presa cura del nipotino Emanuele, gettando le basi per un rapporto speciale e indissolubile. Oggi che ha ritrovato la sua energia e la sua verve, Licia non ha più tempo né voglia di essere triste, e lancia alle persone di ogni età un messaggio di resilienza, positività e libertà. Non è mai troppo tardi per sperimentare cose nuove (anche posare come modella, perché no), non è vero che le persone anziane devono farsi da parte e "sparire", non serve a nulla lamentarsi e ripiegarsi sul passato. Ogni giorno è un dono da vivere pienamente, perché essere felici è una scelta.
C’era una volta in Italia. Gli anni 60, Enrico De Aglio

Tutti sono concordi: non c’era mai stato niente come quel decennio, e quelli successivi non avrebbero potuto essere senza di loro.
Gli anni sessanta, primo volume di una storia italiana che arriverà fino ai giorni nostri, vivono ancora adesso nella nostalgia e nel mito: nelle canzoni trasmesse alla radio, negli armadi o nelle cantine dove non ci si riesce a liberare di un eskimo o di una vecchia minigonna di pelle scamosciata, o nei cassetti dove ricompaiono gettoni del telefono, monete da dieci lire, biglietti di concerti, il congedo illimitato provvisorio, copertine di 45 e di 78 giri…
Se c’eravate, vi ritroverete. Se non c’eravate, vi verrà voglia di saperne di più. Se vi siete dimenticati, vi torneranno in mente tante cose. Erano i favolosi anni sessanta.
L’arte d’invecchiare, Schopenhauer

Negli ultimi otto anni della sua vita Schopenhauer raccolse in un fascio di fogli citazioni, ricordi, riflessioni, appunti di lavoro, massime e norme di comportamento cui diede il titolo di Senilia. In tali fogli, qui radunati e tradotti per la prima volta in italiano, egli si proponeva di condensare quella sapienza quotidiana che, sola, può rendere sopportabile e perfino piacevole la vecchiaia, compensando la terribile sensazione che «il Nilo stia ormai arrivando al Cairo». È un contrappunto meditativo e rinvigorente al tramonto della vita: quell’arte di bene invecchiare che la filosofia da sempre ha tentato di offrire.
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson

Allan Karlsson compie cento anni e per l'occasione la casa di riposo dove vive sta pensando a una grande festa. Allan però è di tutt'altra idea. Così decide di punto in bianco di darsela a gambe e, scavalcando in pantofole la finestra, si dirige nell'unico luogo dove pensa di non essere intercettato dalla direttrice dell'istituto: la stazione degli autobus. Per allontanarsi, peraltro senza avere alcuna destinazione in mente. Nell'attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in uno strano ceffo, giovane e biondo che gli affida un'ingombrante valigia mentre disbriga le sue necessità. Mai avrebbe pensato, il biondo, al prezzo della sua fiducia malriposta. La corriera per-non-si-sa-dove sta partendo, infatti. Allan non può perderla e così vi sale con la grossa, misteriosa valigia. Quello che ancora non sa è che il biondino sarà disposto a tutto pur di rientrarne in possesso. Una girandola di equivoci. Un'esilarante avventura ricca di colpi di scena. Una galleria di personaggi senza paragoni. Un centenario capace di incarnare i sogni di ognuno, determinato a non lasciarsi scappare un improvviso e pericoloso dono del destino.
Le solite sospette, John Niven

Quando Susan – a causa dei vizi nascosti del marito – si ritrova vedova e con la casa pignorata, insieme ad alcune amiche decide di compiere una rapina. Contro ogni probabilità, il colpo va a buon fine, e alle «cattive ragazze» non resta che raggiungere la Costa Azzurra, riciclare il denaro e sparire. Nulla che possa spaventarle, dopo tutto hanno piú di un motivo per riuscire nella loro impresa: andare in crociera e fuggire il brodino dell’ospizio.
E poi, Paulette..., Barbara Constantine

Ferdinand è un signore sui settanta che vive tutto solo nella sua enorme cascina in campagna. Figli e nipoti hanno troppi impegni... A lui resta il cane, un bicchierino ogni tanto, e un sacco di tempo libero. Un giorno Ferdinand, facendo visita alla vicina, scopre che il suo tetto è stato devastato da un nubifragio. Non ci dorme tutta la notte. Ma il mattino successivo si fa coraggio e invita Madame Marceline a trasferirsi da lui. Lei e tutti i suoi animali, ben inteso. A poco a poco la fattoria si riempie di fermento, agitazione, nuova vita. Perché dopo Marceline arrivano anche un amico di infanzia di Ferdinand rimasto vedovo di recente, due vecchine un po' smemorate, uno studente di Agraria che rimette in sesto l'orto, e alla fine anche Paulette...
Le nostre anime di notte, Kent Haruf

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.
Lettera a una ragazza del futuro, Concita De Gregorio

Concita De Gregorio scrive una lettera alla sé stessa del passato e alle ragazze che diventeranno donne. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni.
Concita sa che i consigli, di solito, restano inascoltati e che si impara solo dall’esperienza così, in questa Lettera a una ragazza del futuro, parla innanzitutto a se stessa, alla ragazza che è stata nel passato. Sii gentile, dice. Appassionata e gentile. Ribellati, ma scegli tu a che cosa. Ignora le convenzioni e l’arroganza. Resta intatta e diventa tu stessa il mondo che vorresti. Non avere paura di avere paura. Piangi ogni volta che puoi. E poi ridi, ogni volta che puoi. Impara a dire grazie e scusa (ma ricorda che grazie vale cento volte dire scusa). Non importa se dimenticherai queste parole, quando tra molti anni le ritroverai, magari per caso, ti accorgerai di averle conservate da qualche parte dentro di te.
La montagna di libri più alta del mondo, Rocio Bonilla

Lucas è convinto di essere nato per volare. Osserva gli uccelli, contempla gli aerei, prova a costruire ali di qualsiasi tipo e per Natale desidera sempre la stessa cosa: volare. Ma nulla sembra funzionare. Finché un giorno sua mamma gli spiega che ci sono altri modi per realizzare il suo sogno... e gli regala un libro!
Grazie ai libri puoi vivere avventure emozionanti, viaggiare fino all'altro capo del pianeta e conoscere personaggi e mondi sorprendenti!
Io e i miei nonni, Donata Montanari - Giovanna Mantegazza

Perché i nonni sono amatissimi dai nipotini? Perché con loro ogni tanto si infrangono le regole, perché sanno divertirsi come bambini, perché raccontano storie provenienti da mondi lontani e affascinanti, perché hanno più tempo dei genitori, viziano, giocano e nello stesso tempo rassicurano e coccolano.
Nonno, mi racconti quali sono le cose importanti? Alla scoperta dei valori di ieri e di oggi, Antonella Antonelli

Una preziosa raccolta di storie raccontate dalla viva voce di nonne e nonni, per riscoprire il significato di valori come l'onestà, il coraggio, la responsabilità, il rispetto, la solidarietà. Tante testimonianze di vita vissuta, che mostrano alle nuove generazioni modelli di riferimento solidi, fondamentali per arricchire il proprio mondo interiore e diventare gli adulti di domani.