Domanda di pensione: quali sono i tempi di risposta dell’INPS?
Come sapere a che punto è?
Le tempistiche: si va dai 50 giorni fino ai 120 giorni per avere risposta.
I termini di riscontro alle istanze di pensionamento
Vengono stabiliti i termini massimi di risposta dell’Istituto in merito alle istanze di collocamento in pensione dei lavoratori da un minimo di 50 giorni per le pensioni meno complesse quali la reversibilità, e di 55 giorni per la pensione di vecchiaia, l’anticipata, ai superstiti, fino a un massimo di 120 giorni per la pensione di inabilità in cumulo o in totalizzazione.
Le tempistiche
Ci sono delle tempistiche precise che l’istituto di previdenza è tenuto a rispettare (di seguito alcune tempistiche):
- per una domanda di pensione di vecchiaia, la risposta deve arrivare entro 55 giorni a partire dalla data di ricezione della domanda o della prima decorrenza se successiva. Stesso termine per la pensione anticipata, per quella ai superstiti indiretta e quella supplementare.
- 50 giorni per la pensione di reversibilità, anche in cumulo o totalizzazione.
- 85 giorni per la pensione di inabilità, l’assegno ordinario d’invalidità, la pensione dei fondi speciali ed i riscatti e ricongiunzioni ai fini pensionistici.
- 90 giorni per la pensione di vecchiaia in cumulo o in totalizzazione, quella anticipata in cumulo o in totalizzazione e quella ai superstiti indiretta in cumulo o in totalizzazione.
- 115 giorni per la pensione di invalidità specifica e per quella privilegiata di invalidità.
Per finire con i 120 giorni per la risposta alla domanda di pensione di inabilità in cumulo o in totalizzazione.

Come presentare la domanda di pensione INPS
La domandapuò essere presentata in 3 modi:
- Direttamente online, accedendo al sito dell’INPS con SPID, CIE o CNS;
- Chiamando il Contact Center INPS;
- Rivolgendosi a un ente di assistenza, ovvero presentando la domanda pensione tramite patronato. La CISL, attraverso il suo patronato INAS CISL, offre assistenza gratuita per la presentazione della domanda di pensione. E' semplice basta fissare un appuntamento nella sede a te più vicina.
Fattori che influenzano i tempi di risposta
I tempi di erogazione dellapensione INPS possono tuttavia subire variazioni in base a diversi fattori:
- Completezza della documentazione allegata;
- Corretta compilazione della domanda;
- Necessità di acquisire dati da enti terzi o da istituzioni estere;
- Picchi di richieste (es. fine anno o riforme pensionistiche);
- Complessità della carriera lavorativa (es. carriere miste tra privato e pubblico, periodi all’estero, ecc.).
In presenza di elementi critici, l’INPS può sospendere i termini fino alla risoluzione delle problematiche, allungando i tempi di accettazione della domanda pensione.
Tali termini sono sospesi se l’INPS reputa necessario acquisire informazioni o certificazioni non attestati in documenti già in suo possesso e necessari per la valutazione (ad esempio nei casi di ricongiunzioni o totalizzazioni).
Il riferimento è il “Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi”.
Ricordiamo infine che, il Regolamento sancisce l'obbligo per l'Istituto di risarcire il danno ingiusto, derivante da un ritardo colposo o doloso per il mancato rispetto del termine per l'adozione del provvedimento escludendo i casi riferibili all'inerzia o al ritardo ascrivibili alle Istituzioni estere parti del procedimento.
Cosa fare in caso di ritardi?
Se la risposta dell’INPS tarda oltre i tempi indicati, è possibile:
- Inviare un sollecito online o tramite PEC;
- Contattare il Contact Center INPS;
- Rivolgersi al Responsabile del procedimento tramite l’istituto stesso;
- Attivare una segnalazione tramite il portale INPS oppure, in casi estremi, ricorrere al giudice del lavoro.
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