Covid-19, gli interventi per la famiglia durante l’emergenza
In un'emergenza sanitaria che colpisce i più deboli, lo Stato rafforza la protezione delle famiglie che sono il cuore della rete sociale e che necessitano di politiche forti e stabili.
Il Governo è impegnato nelle diverse fasi emergenziali, ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia, in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali.
Il Rapporto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, è la sintesi dei progetti di politiche familiari in corso: dall'intervento straordinario dello Stato per aiutare i genitori a conciliare i tempi di cura dei figli con il lavoro; al nuovo Bonus babysitting; alla nuova Carta della famiglia; all'estensione della norma antispreco e promozione delle donazioni di materiale informatico a favore di bambini ed anziani; al numero verde per offrire supporto psicologico ai cittadini ed in particolare alla popolazione anziana; al progetto #CiStoDentro, un'iniziativa sul web per coinvolgere, informare e rendere protagonisti i bambini e le loro famiglie.
Tra gli interventi, è previsto il sostegno a progetti territoriali, da attivare nella “Fase 2” dell'emergenza, volti all'assicurazione di spazi, anche aperti, per i minori, verso la ripresa del Paese, mettendo al centro i bambini ed i ragazzi.
Il Governo sta lavorando alle prospettive della Fase 3. Sia al “Family Act”, un progetto integrato per investire nelle famiglie, per renderle più protagoniste e più eque, sia al finanziamento alle aziende per interventi a favore delle famiglie, come l'attivazione o implementazione dello smart working; l'introduzione di servizi di supporto alla famiglia, come la creazione di asili nido e/o scuole dell'infanzia aziendali; l'attribuzione di contributi economici o il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di servizi di babysitting. Tante sono e saranno le iniziative per far ripartire le famiglie italiane.
Per ulteriori approfondimenti in allegato il Rapporto del Dipartimento per le politiche della famiglia.
Foto di Michal Jarmoluk