Cedolino pensione di gennaio 2026, le informazioni utili
Novità presenti nel cedolino di gennaio 2026
- Rivalutazione delle prestazioni pensionistiche, previdenziali ed assistenziali per l’anno 2026
Per l’anno 2026, l’INPS ha rivalutato i trattamenti pensionistici in base all’indice provvisorio dell’1,4% rilevato dall’ISTAT FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati).
La perequazione delle pensioni è applicata secondo il meccanismo “progressivo” a scaglioni di reddito pensionistico (art. 1, c. 478, L. n. 160/2019), nella misura del:
- 100% (= 1,4%) fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (fino € 2.413,60);
- 90% (= 1,26%) da 4 volte e fino a 5 volte il trattamento minimo INPS (da € 2.413,61 fino a € 3.017,00);
- 75% (=1,05%) oltre 5 volte il trattamento minimo INPS (da € 3.017,01)
La perequazione si applica in base al cosiddetto “cumulo perequativo”, vale a dire considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate dall’INPS e dagli altri enti, presenti nel Casellario centrale.
Le prestazioni di accompagnamento a pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non sono rivalutate poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.
- Incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al Trattamento Minimo INPS anno 2026
Anche per l’anno 2026 è riconosciuto l'incremento straordinario nella misura del + 1,3% alle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, come di seguito riportato:
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TM INPS perequato all’1,4% nel 2026
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% incremento straordinario 2026
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Incremento massimo
riconosciuto
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Importo massimo riconosciuto
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€ 611,85
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1,3%
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€ 7,95
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€ 619,80
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- Incremento delle maggiorazioni sociali a favore dei pensionati in condizioni disagiate
Dal 2026 è corrisposto un incremento di 12 euro mensili dell’importo della maggiorazione sociale, che si va ad aggiungere agli 8 euro mensili già riconosciuti nel 2025. Gli interessati potranno contare su un aumento di 20 euro mensili dell’importo della maggiorazione. La misura riguarda i titolari di prestazioni previdenziali ed assistenziali (pensioni e assegni sociali) o i titolari di un’invalidità civile, che si trovano nelle condizioni reddituali per beneficiare delle maggiorazioni sociali.
Principali trattenute fiscali a gennaio:
- trattenuta mensile IRPEF, in base alle aliquote in vigore;
- trattenute delle addizionali IRPEF regionali e comunali relative all’ anno 2025. Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono;
- conguaglio IRPEF 2025: alcuni pensionati potrebbero trovare questo tipo di trattenuta a debito sulle rate di pensione di gennaio e sulla prossima di febbraio 2026.
Per i soli pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro e con un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre.
Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2026.
Non subiscono trattenute fiscali:
- le prestazioni di invalidità civile;
- le pensioni o gli assegni sociali;
- le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo).