Bonus psicologo 2025, pubblicate le graduatorie definitive
Un percorso di cura che, spesso, è rimandato proprio per ragioni economiche
L’agevolazione dedicata al benessere mentale entra nella sua fase operativa.
Cosa fare ora
Nessuna lettera a casa, nessuna email per avvertire chi ha ottenuto il contributo, basta accedere all’area personale, nella sezione “Bonus psicologo” per verificare se si rientra nelle graduatorie.
Cose utili da sapere
- 270 giorni è il periodo entro cui il beneficiario deve utilizzare tutto il contributo;
- 60 giorni la prima seduta deve essere effettuata entro. Chi non rispetta questa scadenza non perde solo la prima seduta, ma l’intero beneficio;
- Il sistema riconosce fino a 50 euro a incontro.
Il contributo, fino a un massimo di 50 euro a seduta, è erogato direttamente al professionista secondo le modalità da lui indicate, senza alcun accredito ai beneficiari.
Quanto spetta davvero: importi e fasce ISEE
Il contributo non è uguale per tutti. Dipende, dalla condizione economica risultante dall’Isee e può tradursi così:
- fino a 1.500 euro per chi ha un Isee sotto i 15.000 euro;
- fino a 1.000 euro per chi si colloca tra 15.000 e 30.000 euro;
- fino a 500 euro per chi supera i 30.000 ma non i 50.000 euro.
Come usare concretamente il bonus psicologo: passaggi e accortezze
Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, la domanda chiave è: come si usa davvero il bonus? Il beneficiario, per poter sfruttare il contributo riconosciuto, deve fare particolare attenzione ad alcuni aspetti:
- scegliere un professionista aderente alle modalità previste per il bonus psicologo;
- usare il bonus entro i limiti temporali stabiliti dall’INPS.
Di solito, il meccanismo prevede che il beneficiario comunichi al professionista i dati necessari collegati al bonus, in modo che le sedute possano essere regolarmente collegate al contributo autorizzato.
Oggi siamo più a contatto con le fragilità nostre e degli altri, portandoci a convivere con un’incertezza che molti di noi non avevano mai sperimentato prima.
La salute mentale di tutti è un investimento per il futuro e un dovere morale che dovrebbe essere guidato da valori come l’inclusione e la protezione di chi è più vulnerabile.
La FNP CISL promuove la cura del benessere mentale per anziani e famiglie, chiedendo maggiori investimenti in prevenzione, ascolto e servizi territoriali accessibili, sottolineando che la salute mentale è un diritto universale, fondamentale per costruire comunità più forti, e agisce per superare lo stigma, supportando chi è fragile e chi si prende cura degli altri, in linea con politiche di prevenzione e supporto sociale.
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