Siamo Tutti Pedoni, Verso la Città delle Relazioni

Siamo Tutti Pedoni, Verso la Città delle Relazioni

La campagna nazionale Siamo tutti pedoni è promossa dal Centro Antartide di Bologna insieme ai Sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil. Da oltre dieci anni svolge un’azione di sensibilizzazione, formazione e informazione per la tutela degli utenti vulnerabili della strada, con particolare attenzione agli over65. Negli ultimi anni ha ampliato il suo orizzonte e il suo campo di azione anche ai temi della vivibilità, accessibilità e rigenerazione urbane. Oggi, a seguito della pandemia che ha interessato il nostro Paese, si è manifestata una diversa necessità di fruire degli spazi pubblici delle città in particolare muovendosi a piedi e quindi il tema della vivibilità delle città è diventato ancora più forte. Questo si unisce anche al tema dello sviluppo sostenibile e della lotta ai cambiamenti climatici.

I soggetti promotori di "Siamo tutti pedoni" partecipa inoltre al Tavolo di lavoro tecnico ESPERTOver65, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che coinvolge una pluralità di soggetti per sviluppare un progetto interdisciplinare di educazione stradale permanente rivolto in particolare alla popolazione anziana e promuovere la mobilità sostenibile.

I DATI: PEDONI IN CITTA'

Nelle città in Italia si registra il 43% delle vittime della strada, contro una media europea del 34%. Il 42% dei morti in città è un pedone o un ciclista. Il 2019 ha registrato un nuovo preoccupante aumento dei pedoni morti (+ 1,5%) ed un calo di quelli feriti (2,16%). Circa 6.000 morti e oltre 210.000 feriti negli ultimi dieci anni: sono i dati dell'incidentalità che coinvolge i pedoni. L'immagine di quanto accade nelle strade urbane si fa ancora più nitida se si pensa che circa il 20% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni. Una media di quasi due morti e sessanta feriti al giorno, un indicatore dell'incidentalità che quest'anno registra un nuovo aumento dei morti ma un leggero calo dei feriti consegnandoci così un trend con alcune luci ma anche ombre invitando tutti a proseguire con ulteriore impegno.

L'OBIETTIVO

Per evitare che queste morti si ripetano, è necessario un impegno per migliorare le infrastrutture, ma anche per educare, formare e informare anche rispetto alle novità del Codice della Strada che riguarda anche i pedoni.

Siamo tutti pedoni prosegue anche nel 2022 la sua attività formativa e informativa nei confronti delle persone anziane, dei pedoni e di tutti gli utenti della strada. Prosegue, con una diversa e rinnovata consapevolezza a seguito del periodo di pandemia e della strategia di sviluppo sostenibile, l’impegno per rendere le città più vivibili e sane; più accoglienti per i pedoni e i ciclisti, di tutte le generazioni; con un maggior numero di spazi verdi, aree pedonali, luoghi di incontro, gioco e socializzazione.

LE CAUSE

Una delle maggiori cause delle tragedie stradali è il mancato rispetto delle regole e una diffusa percezione, da parte degli automobilisti, di avere una sorta di priorità non scritta su tutti gli altri utenti della strada. Uno dei fattori determinanti nel causare gli incidenti e nel determinarne la gravità è la velocità. Un pedone investito a 30 km/h ha il 90% di possibilità di sopravvivere, il 60% di possibilità se investito a 50 km/h, e oltre i 60 non ha quasi speranze. Non a caso le città europee più sensibili puntano sull’introduzione di limiti di velocità a 30 km/h per le automobili in città, provvedimento che timidamente si sta affacciando anche in Italia.

GLI OVER65

Seppure questa fascia di popolazione sia ormai molto variegata e composita, registra ancora un'importante e tragica presenza fra le vittime della strada in particolare in qualità di pedoni.

Gli Over65 più di altri corrono rischi. Con l’aumentare dell’età, alcuni riflessi si rallentano e molte persone anziane, soprattutto le più anziane, non sono più in grado di attraversare la strada velocemente o di ‘scattare’ per evitare un visibili scontro. Possono essere poco aggiornati rispetto alle nuove norme del codice della strada. Non sono loro a doversi adeguare al traffico, ma è il traffico che si deve adeguare a loro. A questo vogliamo aggiungere che la percezione di contesti esterni non sicuri, anche a seguito del Covid, ha portato ad incrementare le situazioni di solitudine domestica, in particolare fra gli anziani. Si consideri poi la necessità di trasformare le nostre città per renderle più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici.

Anche chi guida tornerà prima o poi con “i piedi per terra”. La campagna vuole far crescere l’attenzione pubblica sugli incidenti che coinvolgono i pedoni e la consapevolezza che possono essere drasticamente ridotti, in coerenza con gli obiettivi della VisionZero, ma allo stesso tempo svolgere un'azione educativa su tutti gli utenti della strada, dal rispetto delle regole della strada all'importanza della mobilità dolce. Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo le strade più sicure con adeguati interventi infrastrutturali e di accessibilità urbana, suscitando un protagonismo diffuso nelle istituzioni, nelle scuole, nella società civile. Tema individuato per questa edizione è lo spazio dentro le nostre città da riconquistare alla mobilità dolce come luoghi privilegiati dell'incontro e delle relazioni in risposta alle solitudini che si sono decisamente accentuate a causa del Covid ma lo spazio riconquistato deve essere anche spazio di sostenibilità. Una città che sappia porsi l'obiettivo di restituire centralità a rileggere e rigenerare gli spazi per renderli più accessibili, accoglienti, sostenibili, belli e sicuri per i cittadini di tutte le età senza esclusioni ponendo al centro lo sviluppo delle relazioni piuttosto che quello del mero spostamento.

Approfondimenti

13/05/2022

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