22 Aprile Giornata nazionale della Salute della Donna
Oggi, 22 aprile, è la Giornata nazionale per la Salute della Donna. Giunta alla sesta edizione, rappresenta un momento importante per porre al centro dell’attenzione la prevenzione per la salute in genere, e quella femminile in particolare
Si è scelta questa data ricordando il giorno della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini.
Le donne, durante la pandemia che sta attanagliando il Paese, si fanno carico della salute delle proprie famiglie. Molte donne portano sulle proprie spalle la gestione della vita quotidiana e la cura dei propri cari più fragili.
Il nostro Coordinamento Donne ha estrapolato e analizzato alcuni dati dal Report ISS (Istat), da cui risulta che nella fascia di età più fragile e colpita, quella degli over 80, il genere femminile rappresenta la percentuale più alta (decessi 74% donne, 52% uomini).
Ci sembra quindi estremamente attuale il percorso intrapreso dalla nostra Federazione che crede nell’importanza di un approccio di genere in sanità per una centralità della persona e nella diffusione della Medicina di Genere, attraverso le tante iniziative distribuite sul tutto il Territorio Nazionale.
Ecco le principali iniziative.
Il progetto “In seno alla salute”
Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, lancia “In seno alla salute”, una campagna di comunicazione e informazione finalizzata a promuovere la cultura della prevenzione e far conoscere le conseguenze che alcune patologie possono avere anche sulla salute riproduttiva. Focus del progetto è il tumore al seno, la patologia oncologica più diffusa tra le donne e che, se non diagnosticata precocemente, può avere effetti irreversibili. Realizzato in sinergia con le Breast Unit dei due Policlinici universitari, il progetto “In seno alla salute”, attivo da fine maggio, intende fornire uno strumento di conoscenza delle misure di prevenzione oncologica, offrendo la possibilità di effettuare un consulto medico telefonico gratuito alle donne che, avendo compilato il questionario anamnestico, siano individuate come "a maggior rischio". Nel caso in cui gli specialisti, in seguito al colloquio telefonico, ritengano necessari ulteriori approfondimenti, potranno dare la possibilità a queste donne di sottoporsi a visita presso la Breast Unit del Policlinico di Tor Vergata e dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Lo scenario epidemiologico determinato dall’epidemia da SARS-CoV-2 ha causato un rallentamento nell’attuazione dei programmi di screening, soprattutto durante le fasi iniziali della pandemia. Ciò ha comportato effetti sulle diagnosi precoci di numerose patologie.
In particolare, per quanto concerne il tumore al seno, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, insieme con il Policlinico Universitario di Modena e Reggio Emilia, ha condotto degli studi che hanno evidenziato un incremento di diagnosi in fase di malattia più avanzata, con il conseguente ricorso a trattamenti più invasivi. Pertanto, le sfide indotte dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci inducono a testare l’efficacia di nuovi percorsi assistenziali, cercando di far superare le difficoltà dovute anche alle paure del contagio.