Ragazzini: Gigi Bonfanti, una figura importante per tutta la Cisl
La Confederazione di via Po, e forse anche un po’ tutto il sindacalismo italiano, rimane privo di una mente illuminata e di un dirigente competente ora che Gigi Bonfanti non c’è più. Colui che ha guidato la Federazione dei pensionati che ora dirigo anche grazie alla sua fiducia in me, ha rappresentato per anni un riferimento autorevole per l’intera organizzazione.
La sua inaspettata, improvvisa e sconcertante dipartita ha lasciato tutti noi senza una guida competente e carismatica, senza la sua visione di ampio respiro su temi di fondamentale importanza per il nostro presente e il nostro futuro. Due in particolare quelli per i quali si è sempre battuto, soprattutto negli anni che lo hanno visto all’apice della Fnp: il tema della non autosufficienza, per il quale lui prima e noi adesso, abbiamo chiesto al governo una legge quadro nazionale, e quello dell’alleanza tra giovani e anziani, indispensabile per il mondo di domani. Ed è proprio ripartendo da queste due questioni, importanti per lui quanto per noi, che proseguiremo il percorso da lui tracciato, per onorarne il ricordo e per gettare le basi di una società più civile e solidale, nella quale si mettano in primo piano i diritti dei più fragili e si riconosca la necessità di un patto tra generazioni, così come lui avrebbe voluto.
Da domani ci metteremo al lavoro per assicurare tutto questo, e insieme a noi lo farà tutta la grande famiglia Cisl, guidata saggiamente da Luigi Sbarra: un’organizzazione che d’ora in poi dovrà fare a meno di Bonfanti e di quella sua predisposizione verso l'altro, con una capacità straordinaria di vivere i problemi degli ultimi, di immedesimarsi in loro, comprendendone le fragilità e i disagi.
Qui di seguito l'intervento integrale del Segretario generale Piero Ragazzini oggi su Il Dubbio