Fnp Lazio

Inflazione e caro carburanti a danno delle fasce povere e dei ceti medi

"Inflazione e caro carburanti a danno delle fasce povere e dei ceti medi

Lo stop al taglio delle accise e l’emergenza inflazione acuiscono le diseguaglianze sociali

L’inflazione in Italia è tra le più alte in Europa ed il ripristino dei prezzi dei carburanti ante pandemia determinano una situazione pesante tra i cittadini che può generare forti tensioni sociali che si debbono adeguatamente tamponare con ulteriori interventi che attenuino i disagi della maggior parte delle persone.

Dopo la legge di Bilancio approvata alla fine dell’anno dal Parlamento, che ha risposto solo parzialmente ai bisogni dei cittadini, in particolare di quelli dei ceti medi, è vitale avviare una profonda ed organica discussione tra le Parti sociali ed il Governo sulla questione salariale e sulla perequazione delle pensioni, di tutte le pensioni, parte di esse infatti, quelle appartenenti ai ceti medi, sono state ingiustamente e sostanzialmente defraudate della perequazione atta a fronteggiare l’inflazione, quella stimata peraltro inferiore a quella reale.

Auspichiamo che nel tavolo di confronto tra le Parti sociali ed il Governo il prossimo 19 gennaio sulla riforma delle pensioni affronti nuovamente il tema della perequazione delle pensioni in essere e ne garantisca la piena attuazione.

Una questione annosa, quella dei salari e delle pensioni, dato che siamo l’unico Paese della Comunità Europea in cui il potere d’acquisto reale è in calo da anni ed ancora di più nell’ultimo anno in cui l’inflazione è arrivata a due cifre.

Ad aumentare le difficoltà quotidiane dei cittadini ed a generare disagi e polemiche come sopra menzionato c’è stato lo stop al taglio delle accise sui carburanti da parte del Governo Meloni, a cui sono corrisposti immediati rialzi alla pompa. I controlli appena decisi dal Governo sulle eventuali speculazioni dei prezzi sono utili ma certamente non decisivi per l’utenza.

Va da sé che il rincaro dei carburanti penalizza in particolare i pendolari e chi non può fare a meno dell’utilizzo dell’autovettura in una città dove i mezzi pubblici, ove non vadano a fuoco, sono insufficienti ed inadeguati ad una Metropoli come la Capitale.  Non solo il salasso sul pieno di benzina ma anche sulle merci dato che il peso dei rincari si cala sulla maggioranza dei prodotti, anche su quelli essenziali per la vita delle persone.

La questione principale è quella che i redditi da lavoro o da pensioni non tengono il passo con il caro vita e perciò urgono misure che salvaguardino il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni.

Ciò, si può fare solo tramite un patto responsabile tra Governo e Parti sociali, come propone Il nostro Segretario Generale, Luigi Sbarra, che affronti il tema complessivo dello sviluppo della Nazione, della politica dei redditi e delle disuguaglianze sociali acuite dalle crisi pandemiche ed energetiche con l’aumento esponenziale delle spese a carico della maggior parte delle famiglie in grandi difficoltà.

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti

12/01/2023

Condividi l'articolo su: