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Appello al Governo: fate presto

"Appello al Governo: fate presto

Le fasce meno abbienti sono in grande difficoltà

Il nuovo decreto del Governo per fronteggiare l’aumento dei costi dell'energia dovrebbe essere deliberato nei prossimi giorni.

Appare molto complicato, per quanto risulta dai mass-media, trovare idonee soluzioni con i limitati poteri in capo a Draghi, Presidente del Consiglio di un governo dimissionario.

 E’ in corso infatti, la ricognizione sulle risorse disponibili per il provvedimento, in particolare ricavate dal gettito dell'acconto della tassa sugli extraprofitti e sul quadro delle entrate tributarie di luglio ed agosto.

Ciò, pare per il fatto che difficilmente si agirà sul provvedimento facendo nuovo debito pubblico.

Eppure l’escalation dei prezzi energetici e dei beni alimentari necessiterebbero di un decreto emergenziale che vada al di là delle attuali risorse a disposizione.

Occorre invece, un provvedimento urgente finanziato al di là delle risorse sinora trovate, finalizzato a sostenere imprese, famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati.

Subito interventi quindi, volti a tamponare la condizione critica di milioni di persone e poi a seguire con la legge di bilancio, investimenti sul lavoro, taglio delle tasse, accordo sulle pensioni, politica dei redditi e coesione sociale,

Al grido d’allarme della nostra Cisl, delle famiglie, imprese e commercianti si unisce quello di Comuni, Province e Regioni che chiedono di compensare l’impennata delle spese energetiche per poter garantire il funzionamento attuale dei servizi pubblici.

Situazione pesantissima nella fase più delicata del Paese in cui le forze politiche sono impegnate nella campagna elettorale, caratterizzata anche dai classici slogan propagandistici e che appare lontana dai problemi attuali e quotidiani delle persone.

Al di là degli impegni importanti relativi agli obiettivi ed ai traguardi del PNRR ed il rispetto del cronoprogramma, l’Esecutivo deve provvedere a tamponare in modo significativo la crisi energetica attuale con i rincari insopportabili anche dei beni alimentari, a memoria, mai accaduti nel Paese.   

Come sappiamo i redditi, soprattutto quelli inerenti le pensioni medio basse, non possono stare al passo dei rincari ed aumenta a dismisura il numero dei poveri che si privano o limitano gli acquisti degli alimenti essenziali e delle spese inerenti la cura della salute, pertanto occorre fare presto e bene.

 

Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti

12/09/2022

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