Gli Speciali Donne inForma: Anziane e Medicina di genere

Gli Speciali Donne inForma: Anziane e Medicina di genere

In questo approfondimento abbiamo tentato di analizzare, per tanti motivi non in modo esaustivo, le problematiche derivanti da un approccio di genere alla salute cercando di contestualizzarle alla condizione delle donne anziane delineando i possibili scenari che si potranno spalancare.
Abbiamo cercato di porre in evidenza come la programmazione sanitaria nazionale degli screening sia datata e focalizzata sulle patologie ad esito nefasto, lasciando all'iniziativa personale la prevenzione di quelle invalidanti per le quali si limita a dare consigli e indicazioni comportamentali.
Eppure è proprio l'insorgenza di diverse e concomitanti patologie non nefaste ma invalidanti, che per sintesi chiamiamo multicronicità, a costituire il substrato su cui si innesta la non autosufficienza.
Rendere organizzato e fruibile, anche economicamente, l'accesso a percorsi di prevenzione garantirebbe una netta riduzione dei costi e dei bisogni di cura, soprattutto delle donne anziane, che stanno mettendo in grave difficoltà il sistema famiglia in Italia.
Ad oggi si preferisce portare in gratuità la cronicità piuttosto che la prevenzione, attualmente costosa e inapprocciabile per molte persone.
Inevitabile, ovviamente, sottolineare le difficoltà derivanti dalle lunghe liste d'attesa che sembrano caratterizzare la stragrande maggioranza delle prestazioni diagnostiche e strumentali. Anche l'attività dei MMG (Medici di Medicina Generale) ha bisogno di aggiornamenti finalizzati all'accoglienza della specificità di genere oltre che ad una relazione meno meccanicistica e più sensibile alle specificità e fragilità, anche emotive, che accompagnano la malattia. Significativo, invece, il nuovo impulso dato alla ricerca genere orientata, anche farmacologica, che le varie normative, anche europee, stanno promuovendo.
Come Coordinamento Donne FNP CISL, in attesa che il nostro sistema sanitario si riorganizzi con nuovi protocolli e strategie di prevenzione accoglienti la specificità di genere, abbiamo promosso, e in alcuni casi coadiuvato, iniziative atte a portare la diagnostica preventiva nei luoghi di massima prossimità al bisogno. La più gratificante e condivisa è stata La Carovana della Salute che ci ha visti, insieme al nostro Dipartimento Comunicazione, partners efficaci, efficienti e propositivi di un gruppo eterogeneo di professionalità. La presenza sempre più numerosa di donne nei luoghi del sapere scientifico, accademici e non, ci motiva a credere che il dominante approccio neutro alla salute andrà esaurendosi per dare spazio ad altre, e forse più efficaci, strategie.

16/04/2019

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