Il confronto sulla riforma delle pensioni è appena iniziato e si registra al momento la volontà governativa di voler ricercare soluzioni condivise alla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
Le Organizzazioni sindacali hanno riconfermato unitariamente la piattaforma comune atta a definire complessivamente la materia della previdenza e fornire così certezze ai progetti di vita delle persone che lasciano il mondo del lavoro.
E’ importante a tale riguardo utilizzare l’anno in corso, per costruire un grande accordo per ripristinare equità, flessibilità e stabilità nelle regole pensionistiche e previdenziali.
Bisogna individuare soluzioni che migliorino l'attuale normativa, in particolare, sulla flessibilità in uscita, compresa l’iniziale Opzione donna peggiorata con la recente legge di bilancio e sul potenziamento della previdenza complementare.
Particolare importanza riveste per noi, il ripristino dell'indicizzazione piena delle pensioni, ridotta ingiustamente dalle misure contenute nell’attuale legge di Bilancio che ha modificato in negativo la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici.
In sostanza si deve ripristinare complessivamente un sistema previdenziale basato su profili di equità, flessibilità, inclusività e certezza delle regole.
Il Governo deve acquisire il concetto, culturale e sociale, come afferma il nostro Segretario Generale Sbarra, che le pensioni non sono né privilegio né regalia ma un diritto delle persone dopo una fase intensa di lavoro.
Per la sostenibilità della spesa pensionistica, ove si applicasse concretamente la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale, si dimostrerebbe che i costi della previdenza italiana sono in linea con gli altri Paesi Europei e, quindi, i processi di Riforma proposti dai Sindacali sono compatibili e sostenibili nei costi e viene rispettato il rapporto della spesa previdenziale con il nostro Prodotto interno lordo.
Ovviamente è importante il tema delle risorse da individuare e destinare, ma c'è anche un tema non secondario di sostenibilità sociale.
È importante pertanto affrontare questo tema, scevro da pregiudizi, nel tavolo programmato il prossimo 8 febbraio.
Auspichiamo che il prossimo tavolo ed i successivi incontri producano i risultati sperati, la verifica si avrà già il prossimo aprile quando il Governo dovrà presentare il Documento di Economia e Finanza all’interno del quale ci aspettiamo misure finalizzate alla riforma strutturale delle pensioni compreso la piena perequazione delle pensioni in essere.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti