Tra oggi e domani in Europa, la Comunità Europea dovrà assumere importanti decisioni in merito alla guerra che sta sconvolgendo un paese europeo non molto lontano dai nostri confini, una nazione democratica, l’Ucraina, aggredita ed invasa da un altro paese autarchico, quale la Russia.
Molto probabilmente verranno assunte nuove sanzioni economiche nei confronti della Russia che inevitabilmente produrranno degli effetti negativi anche in Italia.
La guerra in Ucraina che dura ormai da un mese e le doverose sanzioni già inferte infatti, come era facile prevedere, stanno producendo pesanti effetti sull’economia e sulla ripresa del nostro paese.
Gli effetti registrati dopo le prime sanzioni sono già pesanti, sugli alti livelli dell’inflazione, sugli aumenti del gas, della luce, dei prodotti alimentari, che conseguentemente hanno abbassato la previsione della crescita del nostro PIL per il 2022.
Le misure appena introdotte dal Governo sono positive ma insufficienti in riferimento alla portata della crisi in atto.
Bene la riduzione dei carburanti alla pompa ma bisogna fare di più, occorre azzerare le tasse sulle bollette e calmierare il prezzo del gas a livello europeo.
Il prezzo del gas calmierato è uno degli elementi strategici che può assumere l’Europa per aggredire la crisi energetica e fronteggiare la dipendenza dalla Russia per la fornitura del gas che condiziona in particolare l’Italia e la Germania e quindi crea anche delle incertezze sulle sanzioni da prendere nei confronti di Putin e della sua scellerata azione.
Non solo, la Comunità Europea nelle prossime ore potrà assumere l’importante decisione di istituire un esercito europeo per far fronte alle crisi internazionali e quindi assumere un ruolo autonomo di potenza continentale.
Probabilmente le emergenze relative alla pandemia ed alla guerra alle nostre porte hanno accelerato un processo di vera unità europea che rappresentava il sogno dei costituenti degli Stati Uniti d’Europa.
Un bel sogno che forse si potrebbe realizzare in Europa se prevale la consapevolezza, anche a seguito delle varie emergenze anche imprevedibili che hanno e stanno flagellando l’Europa, che essere uniti si è tutti più forti e quindi in grado di essere protagonisti del proprio destino e non essere schiacciati dalle potenze economiche che ci circondano del mondo ormai globale.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti