Badanti, colf e babysitter, nuovo contratto dal 1 ottobre

Badanti, colf e babysitter, nuovo contratto dal 1 ottobre

Dopo anni di attesa, è stato rinnovato il contratto nazionale di colf, badanti e babysitter, il quale entrerà in vigore dal prossimo 1 ottobre 2020.
Di conseguenza, per le famiglie italiane aumenteranno alcuni costi per l'assunzione del “personale domestico”, soprattutto per chi ha una babysitter che segue bambini sotto i sei anni e per chi ha un collaboratore che segue due persone anziane non autosufficienti.

Nel nuovo accordo sono state introdotte importanti innovazioni, quali l'aumento dell'emolumento mensile, una nuova denominazione acquisita da collaboratori e collaboratrici e nuovi livelli di inquadramento contrattuale.
Il rinnovo, verificatosi a distanza di quattro anni dal precedente contratto scaduto nel 2016, è avvenuto grazie all'accordo definitivo siglato con le organizzazioni sindacali lo scorso 8 settembre 2020.

Per quanto esposto, è doveroso svolgere un'analisi nel dettaglio delle novità introdotte dal nuovo contratto di colf e badanti, le quali riguardano circa 848.987 lavoratori domestici censiti dall'INPS, ai quali vanno aggiunti circa 176.848 lavoratori domestici in fase di regolarizzazione grazie alla sanatoria prevista dal Decreto Rilancio.

La prima valutazione da effettuare in riferimento alle innovazioni, che diventeranno operative dal prossimo 1 ottobre, riguarda il “titolo” con cui verranno assunti i lavoratori e le lavoratrici. Infatti, entreranno in vigore nuove regole che interesseranno queste figure professionali, che d'ora in avanti prenderanno il nome di “assistenti familiari o domestici”.
Tali soggetti saranno inquadrati su nuove tabelle livellari in base alle competenze e alle mansioni attribuite. La distinzione principale è tra coloro che si occupano della gestione della casa in generale e chi si prende cura di altre persone all'interno della famiglia.

Debutta inoltre una nuova figura professionale, quella dell'assistente educatore formato: un aiuto in più per chi ha l'esigenza di accudire, all'interno delle mura domestiche, persone, anche bambini, in condizioni di difficoltà perché affette da disabilità psichica oppure da disturbi dell'apprendimento o relazionali.

L'intesa raggiunta prevede i seguenti aumenti contrattuali:

- un aumento di stipendio mensile di 12 euro per il livello medio B super dal 1 gennaio 2021 (questo innalza il minimo contrattuale per una persona convivente a 880 euro/mese);

- un sistema d'indennità, decorrenti già dal primo ottobre, con un importo variabile tra 100 euro a quasi 116 euro erogata in aggiunta alla retribuzione minima ai lavoratori che assistono bambini fino al sesto anno d'età e agli assistenti familiari che assistono più di una persona non autosufficiente;

- a favore dei lavoratori in possesso della certificazione di qualità, inoltre, è riconosciuta un'ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.

Bisogna ricordare che sono raddoppiati i contributi alla Cassa Colf da 0,03 euro l'ora a 0,06 euro, per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico del lavoratore, mentre bisognerà attendere il 2021 per l'aggiornamento dei contributi INPS.

Nel contratto del lavoro domestico, appena rinnovato tra le organizzazioni sindacali del settore e le associazioni datoriali che rappresentano le famiglie, ci saranno novità soprattutto per quelle famiglie che hanno bisogno di un aiuto 24 ore su 24, come quelle che devono prendersi cura di anziani non autosufficienti, e sarà introdotto il valore della formazione, fondamentale per dare dignità al lavoratore e maggior tutela alla famiglia.

Per quanto attiene i permessi volti alla formazione di lavoratori e lavoratrici domestici titolari di un rapporto contrattuale a tempo pieno e indeterminato, con anzianità di almeno 6 mesi presso lo stesso datore di lavoro, questi lavoratori potranno beneficiare di 40 ore annue di permesso retribuito per la frequenza di corsi di formazione professionali, elevate a 64 ore annue nel caso il lavoratore decidesse di frequentare i percorsi formativi riconosciuti e finanziati dall'Ente bilaterale di settore, Ebincolf.

Riteniamo importante che il Governo sostenga le famiglie sia dal punto di vista economico che sociale, attraverso il dialogo sul Family Act e gli sgravi fiscali sulle retribuzioni degli assistenti familiari o domestici.

21/09/2020

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