Ragazzini: le residenze per anziani tra passato e futuro

Ragazzini: le residenze per anziani tra passato e futuro

“Senza anziani non c'è futuro”. E' questo il punto da cui parte l'analisi del segretario generale Piero Ragazzini nella lunga intervista rilasciata a LAN, Local Area Network, il centro di ricerche sulle trasformazioni territoriali del Nordest italiano portate avanti con gli attori istituzionali, economici e sociali dei contesti locali, affiancandole ad analisi e studi di carattere statistico quantitativo e a sondaggi demoscopici. Nell'ambito dello studio "Dall'emergenza alla ripartenza" si è voluto concentrare l'attenzione in particolare sulle residenze per anziani, che sono stati i veri focolai del contagio da Covid-19 proprio per via del fatto che in queste strutture sono stati ricoverati i malati che non trovavano posto nelle terapie intensive. Parte da qui la disamina che vuole ripercorrere le fasi dell'emergenza COVID rispetto alle generazioni anziane, anche per capire cosa è possibile fare per evitare che quello che è successo succeda di nuovo. "E' necessario sottolineare che durante l'emergenza - afferma il segretario generale - si è pericolosamente affacciata quella che Papa Francesco definisce “cultura dello scarto” dei soggetti più deboli, tra cui gli anziani. E questa cultura ha istituito un collegamento tra l'idea che si possono abbandonare al loro destino alcune categorie di malati in favore di altre. Questo concetto di sanità selettiva va contrastato con vigore sia sul piano materiale che culturale. Il valore sociale degli anziani nella trama delle relazioni tra generazioni è un principio universale della nostra civiltà, non dimentichiamolo. 
Ma aggiungo il ricordo di tante persone che non ci sono più, anche FNP ha dato un suo tributo, in alcuni territori, sono mancate persone che erano la storia, la fondazione e i valori della nostra organizzazione."

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27/05/2020

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