Furlan, Fitoussi, Sapelli, Bartolini e Campiglio al convegno Fnp Cisl "L’Europa sociale: quale futuro?"

Furlan, Fitoussi, Sapelli, Bartolini e Campiglio al convegno Fnp Cisl

Un incontro per affrontare i temi legati alla realizzazione di una vera Europa sociale, in cui sia possibile portare avanti gli ideali e le proposte di Ventotene. È stato questo il tema dell'incontro dal titolo "L'Europa sociale: quale futuro?" organizzato dalla Cisl Pensionati che si è svolto questa mattina a Roma all'Università "San Tommaso D'Aquino", incontro che ha visto la partecipazione di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, e di economisti e professori come Jean-Paul Fitoussi e Giulio Sapelli, Luigi Campiglio e Stefano Bartolini.

Ad aprire i lavori il segretario della Fnp Cisl, Gigi Bonfanti, che ha sottolineato il momento importante che stiamo attraversando, sia dal punto di vista nazionale sia da quello europeo. "Uno scenario - ha sottolineato Bonfanti - in cui come sindacato abbiamo il dovere di essere presenti sui territori per far capire a tutti quanto sia importante andare a votare se vogliamo davvero parlare di democrazia. L'altro tema importante è che anche noi come molti non siamo contenti di questa Europa ma, a differenza di altri, abbiamo sempre cercato di proporre soluzioni piuttosto che fare leva sugli errori di questi anni. Credo sia arrivato il momento - ha proseguito Bonfanti - di cominciare a lavorare per realizzare un'Europa dove i sistemi fiscali non siano concorrenti, un'Europa che abbia una politica estera unica, un'Europa in cui ci siano diritti uguali per tutti i lavoratori e pensionati, un'Europa che contempli la diminuzione delle disuguaglianze." Dopo i saluti di Bonfanti è stata la volta dell'economista Giulio Sapelli, secondo il quale "l'Europa, se davvero vuole continuare ad esistere, deve darsi un cambiamento importante perché un'Europa così come quella attuale non ha futuro."

Interessante anche l'intervento di Stefano Bartolini, professore di Economia politica all'Università di Siena, che ha sottolineato l'importanza ancora fondamentale del sindacato per la nostra società: "Un sindacato che deve farsi promotore del cambiamento senza aspettare le decisioni della politica in quanto rappresentante dei diritti di tutti, lavoratori e pensionati, ma che per fare ciò deve abbandonare la sua vecchia impostazione." Dopo Bartolini un lucido e profondo Luigi Campiglio ha rimarcato quello che dovrebbe essere il tratto distintivo della nostra Europa: la solidarietà tra i Paesi europei che, al contrario, nei nostri tempi registrano solo una forte competizione che non porta alcun vantaggio a nessuno.

Stimolante, infine, l'intervento del professor Jean-Paul Fitoussi, che ha espresso grande gioia per i temi affrontati nel corso del convegno. "Sono contento di partecipare ad un incontro organizzato dal sindacato – ha affermato Fitoussi – perché il sindacato rappresenta la pietra miliare della nostra democrazia. Parlare di sociale rappresenta il punto di partenza per qualunque istituzione che si voglia dire vicina ai bisogni dei popoli. E' proprio questo ciò di cui abbiamo bisogno: un'Europa che sia vicina alle persone più fragili, che garantisca la sopravvivenza e la protezione dei più bisognosi e questa istituzione è lo Stato sociale."

A chiudere la mattinata il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. "E' fondamentale – ha dichiarato la Furlan - mettere in risalto, come è avvenuto qui oggi, l'importanza dei grandi corpi sociali per cambiare in meglio le cose. Costruire una nuova Europa inclusiva dipende anche da noi: se la spaccatura generazionale nel nostro Paese non si è verificata, è solo grazie alla famiglia, ed in modo particolare grazie ai nostri anziani."

 

Presto sul sito tutti i contributi del convegno

 

12/04/2019

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