Siamo tutti molto preoccupati della situazione della sanità dei nostri territori per cause vecchie ed attuali di cui non si intravede una via d’uscita in tempi brevi.
Il funzionamento della sanità pubblica è in cima ai pensieri ed ai timori della nostra comunità, la quale rivendica con forza il diritto alla salute come previsto dalla nostra Costituzione.
Diritto assoluto di fatto negato a causa dello stato in cui versa il servizio pubblico che sta scivolando gradualmente verso il privato.
Il malfunzionamento della sanità pubblica infatti, induce scelte politiche che portano nella direzione del privato senza alcun beneficio concreto per i cittadini.
Al contrario le liste d’attesa insopportabili costringono i cittadini a trovare la risposta necessaria sopportando i costi conseguenti rivolgendosi alla sanità privata.
Poiché la povertà è in forte aumento ed i redditi sono flagellati dall’inflazione e la compensazione del caro vita attarda ad arrivare molte persone sono costrette a rinunciare anche alle cure.
Una realtà che nessuno poteva prevedere in questi termini e chi ha la responsabilità istituzionale e politica non può assolutamente trascurare e deve trovare adeguate soluzioni.
Occorrono investimenti, assunzioni di medici ed infermieri e valorizzazione della loro professione, una migliore organizzazione del lavoro e difesa del servizio sanitario pubblico e del suo principio universalistico.
Bisogna fare presto, ci appelliamo alle Istituzioni ai vari livelli, dando voce ai nostri associati, perché la situazione generale potrebbe peggiorare drammaticamente con l’apertura delle scuole e con l’autunno per contagio da Covid.
I numeri dei contagiati sono in continuano aumento e ciò naturalmente può contribuire ad intasare i pronto soccorso dato che la funzionalità della medicina territoriale è sostanzialmente inadeguata.
Per tali ragioni pensiamo che gli appelli alle vaccinazioni dei più anziani e dei fragili possa essere la migliore raccomandazione a fronte della condizione del servizio sanitario per poter “limitare i danni”.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti