Investimenti e difesa della sanità pubblica, riforma fiscale equa e progressiva, abbattimento dell’evasione ed elusione fiscale, piena rivalutazione di tutte le pensioni, salvaguardia del potere d’acquisto dei redditi e lotta alla speculazione ed agli aumenti dei beni essenziali a partire dai prodotti alimentari.
Queste sono le priorità dei sindacati dei pensionati che partecipano in massa alle manifestazioni interregionali e per ultima quella di Napoli di sabato prossimo, 20 maggio.
La mobilitazione nazionale, come è noto, è stata avviata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil ad aprile, per chiedere un cambiamento radicale nelle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali del Governo.
Abbiamo svolto in questo periodo numerose assemblee nei territori e nei centri anziani nella città di Roma, nella provincia ed a Rieti e nei comuni vicini ed abbiamo avuto grande consenso sulle nostre rivendicazioni e ci è stato anche manifestato il desiderio di scendere in piazza insieme a noi per proseguire le battaglie che da sempre conduciamo in ambito di sanità, fisco, previdenza.
Porteremo a Napoli nuovamente le richieste già contenute nelle nostre piattaforme unitarie.
Siamo contrari allo spirito, ed ai contenuti della legge delega di riforma fiscale approvata dal Governo che chiaramente è volta a favorire i redditi alti e non contiene il principio costituzionale della progressività.
Non solo, non fare azioni concrete ed efficaci contro l’evasione fiscale e perpetuare i condoni fiscali taglia le risorse destinate al welfare, alla sanità, all’istruzione ed agli investimenti pubblici sul lavoro e sui servizi pubblici e tutto ciò va a scapito delle persone più fragili, come gli anziani.
Sul fronte previdenziale rivendichiamo con forza la rivalutazione delle pensioni piena e rivolta a tutte le fasce di reddito, importante anche per fronteggiare la forte inflazione in atto nel Paese. La sanità poi, è il tema più urgente ed importante, liste d’attesa eterne, carenza di medici di base intasamento dei pronto soccorso con la pesante conseguenza di spingere molte persone non in grado di pagare la sanità privata a privarsi anche delle cure.
Su questo versante ci è pervenuta dalle persone presenti alle assemblee la pressante richiesta di salvaguardare la sanità pubblica con l’incremento del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, il rafforzamento della sanità territoriale e dei servizi di prevenzione e ospedalieri ed anche il sostegno alla legge sulla non autosufficienza con risorse adeguate. Bisogna infatti che il Governo e le Regioni investano in modo deciso nel sistema sociosanitario pubblico ed assumendo personale per garantire il diritto alla salute a tutti a partire dai meno abbienti come sancito dalla nostra Costituzione.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti