Lavori usuranti: leggi la guida

19/04/2023
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Lavori usuranti: leggi la guida

Gli addetti ai lavori usuranti sono coloro che svolgono una delle mansioni particolarmente faticose e logoranti. Le professioni che rientrano nella categoria dei lavori usuranti sono state individuate dal decreto legislativo 67/2011 che, dal 1° gennaio 2008, ha introdotto anche una disciplina che consente di anticipare l'età pensionabile.

Coloro che svolgono attività usuranti, infatti, proprio perché sono sottoposti ad una maggiore fatica nello svolgimento del proprio lavoro, hanno diritto ad accedere al pensionamento anticipatamente, con requisiti agevolati rispetto alla generalità dei lavoratori.

Quali sono i requisiti necessari e quali le modalità di domanda?

Con questa guida dedicata ai lavori usuranti, proseguiamo il nostro percorso nelle più importanti tipologie di pensionamento, analizzandone requisiti, decorrenza e modalità.

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BENEFICIARI

Possono accedere alla pensione di anzianità per lavoro usurante – con requisiti anagrafici e contributivi più favorevoli rispetto a quelli richiesti per la pensione ordinaria - i lavoratori che hanno svolto una delle attività tra quelle elencate nel Dlgs n.67 del 2011:

  • mansioni particolarmente usuranti: lavori in gallerie, cave o miniere, in cassoni ad aria compressa, lavori svolti dai palombari, mansioni esercitate ad alte temperature, lavorazioni del vetro cavo, lavori svolti in spazi ristretti, asportazione di amianto;
  • lavori svolti nel periodo notturno per un numero minimo di notti in ciascun anno;
  • lavori svolti alla linea di catena, con compiti caratterizzati dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale (ad esempio, per la costruzione di autoveicoli e rimorchi);
  • conduzione di mezzi pubblici con capienza non inferiore a 9 posti.

Le attività usuranti devono essere svolte, inoltre, per un periodo minimo, cioè per almeno 7 anni negli ultimi 10 di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

REQUISITI

L’accesso alla pensione è consentito al raggiungimento di una “quota”, formata dalla somma di una determinata età e di una contribuzione minima pari a 35 anni utili (esclusa quella accreditata per disoccupazione e malattia). Le quote sono, inoltre, differenziate a seconda dell’attività usurante svolta e della gestione previdenziale, dipendente o autonoma, che liquida la pensione.

I requisiti agevolati sono periodicamente adeguati alla speranza di vita, ma fino al 2026 rimangono i seguenti:

 

GESTIONE
PREVIDENZIALE

 

ATTIVITÀ USURANTI
TURNI NOTTURNI
DA 78 PER ANNO
TURNI NOTTURNI
DA 64 A 71 PER ANNO

 

TURNI NOTTURNI
DA 72 A 77 PER ANNO

 

Fondo Pensioni lavoratori dipendenti quota 97,6 =
61 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb
quota 99,6 =
63 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb
quota 98,6 =
62 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb
Gestioni speciali lavoratori autonomi quota 98,6 =
62 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb
quota 100,6 =
64 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb
quota 99,6 =
63 anni e 7 mesi di età
35 anni di ctb

 

La domanda di pensione può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori usuranti e che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o nell’ex Enpals, secondo le regole previste per ciascuna di queste gestioni.   

Alla pensione di anzianità per lavoro usurante non si applica il sistema delle finestre; la pensione decorre, quindi, dal mese successivo alla maturazione di tutti i requisiti, ferma restando la presentazione della domanda e la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

MODALITÀ E SCADENZE PER L’ACCESSO AL BENEFICIO

L’Inps ha recentemente riepilogato modalità e scadenze per la presentazione della domanda di riconoscimento dello svolgimento di lavoro usurante.

I lavoratori che perfezionano i requisiti per l’accesso allo specifico trattamento pensionistico nell’anno 2024 devono presentare la domanda di riconoscimento entro il 1° maggio 2023, per via telematica e corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima richiesta.

Se la domanda viene presentata oltre tale termine, l’accesso al trattamento pensionistico viene differito, al massimo, di tre mesi e, per il personale del comparto scuola e Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno successivo a quello di maturazione dei requisiti.

A seguito della presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni, l’Inps verifica il possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio e comunica all’interessato l’esito della richiesta che, se positiva con l’indicazione della prima decorrenza utile, consente al lavoratore di presentare la domanda di pensione di anzianità.

In particolare, ai lavoratori che presentano domanda entro il 1° maggio 2023 e che perfezionano i requisiti nel corso del 2024, l’Inps comunicherà l’accoglimento della domanda con riserva, in quanto l’efficacia del provvedimento è subordinata all’accertamento dell’effettivo perfezionamento dei requisiti entro il 31 dicembre 2024.

Per la necessaria consulenza e assistenza, è possibile rivolgersi alle Sedi del Patronato Inas Cisl.

 

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