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L'Anteas di Alessandria in aiuto del popolo ucraino

L'Anteas di Alessandria in aiuto del popolo ucraino

Sono partiti lunedì 14 marzo da Alessandria i 6 volontari Anteas Mauro, Alberto, Gianni, Valter, Bruno e Luciano (vicepresidente) per portare aiuti umanitari al popolo ucraino fuggito dalla guerra. Tre mezzi del Trasporto Amico carichi di medicinali, indumenti e generi alimentari a lunga conservazione hanno attraversato mezza Europa e sono arrivati a Przemyls, al confine tra Polonia e Ucraina. 17 ore di un viaggio lungo e faticoso per portare speranza e solidarietà a chi scappa dal conflitto lasciandosi dietro tutto: casa, affetti, lavoro, in un vuoto fatto di macerie. Arrivati a destinazione hanno raggiunto un centro di smistamento gestito dalle istituzioni polacche per garantire alle persone che devono spostarsi di viaggiare in sicurezza. Qui oltre alla raccolta e allo smistamento dei materiali donati, è stata allestita una vera e propria anagrafe per consentire a chi fugge, spesso mamme con bambini, nonne o giovani ragazze sole, di non cadere nelle tante trappole tese dalle organizzazioni criminali che gestiscono la tratta. E così martedì sera, dopo una brevissima pausa i 6 volontari sono ripartiti immediatamente portando in Italia 11 persone e accompagnando fino a Cracovia altri due ragazzi. Quattro destinazioni diverse le aspettano: una famiglia è stato ospitata a Brescia, un’altra a Milano, mentre le due ragazze che viaggiano da sole sono state accolte a Seregno e Casale Monferrato. Silio Simeone, Presidente Anteas Alessandria, commenta soddisfatto l’iniziativa: “Sicuramente faremo altri viaggi, ora però vogliamo dedicare un momento alla riflessione e alla condivisione di questa bellissima esperienza. E’ già in programma un incontro-confronto per la settimana prossima con l’Associazione “Un chicco per l’Africa”, con la quale abbiamo già collaborato in passato, che prima di noi hanno organizzato un viaggio analogo arrivando al confine tra Romania e Ucraina, riportando in Italia le famiglie che alcune persone residenti nell’alessandrino avevano lasciato nel loro Paese d’origine.

16/03/2022

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