Abbiamo scelto di essere in Piazza del Popolo, a Roma, l'8 marzo per dire basta alla violenza, assumendoci noi uomini, in prima persona, le nostre responsabilità.
In questo tempo di pandemia, le donne sono state ancora più colpite e penalizzate. Per questo vorremmo che, nella ricostruzione del nostro Paese, il primo valore da mettere al centro fosse il valore della pace, dello stare insieme, del condividere. Chiediamo che prevalgano i valori della persona e del lavoro, perché solo il lavoro da’ la dignità alle persone, a partire da quello delle donne, che preveda un giusto salario, un giusto riconoscimento, una giusta carriera che, ancora oggi, purtroppo, tante volte non viene riconosciuta.
Questa iniziativa deve essere d’impulso per continuare a costruire coesione sociale nel nostro Paese: per abbattere stereotipi sessisti che sono ancora oggi presenti nella nostra società e per creare condizioni di pari dignità, contribuendo ad un patto non solo tra generi ma anche tra generazioni, soprattutto tra noi, che siamo la memoria, e i giovani che rappresentano il domani di questo mondo.
Chiediamo che tra tutte le risorse da utilizzare per la rinascita del nostro Paese, una parte di esse possano servire ad eliminare le differenze di genere attraverso la contrattazione e attraverso politiche che tengano conto del valore della famiglia e del valore delle donne.
Facciamo in modo che tutti i giorni sia l’8 marzo: diciamo basta alla violenza sulle donne!
Firma l’appello su: http://www.abbiamounproblema.it/