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Pensioni, aumento dell'80'%: una super bufala

"Pensioni, aumento dell'80'%: una super bufala

In questi giorni sono stati pubblicati dall'Istat i dati sulle pensioni in Italia. I numeri, si diceva una volta, non lasciano dubbi sulla realtà. Le pensioni dal 2000 al 2018 sono aumentate più dell'80% rispetto ai salari? Questo aumento sarebbe conseguente il blocco della rivalutazione deciso dal Governo Monti e solo parzialmente modificato dai governi successivi, fino al Conte 2, che ha rivalutato le pensioni solo quelle fino a 4 volte il minimo, ossia quelle entro i 2.000 euro lordi? In questi anni molte pensioni non sono state rivalutate e quelle minime hanno avuto rivalutazioni attorno al 3% nei primi anni 2000 poi all'1%. Quindi al massimo si arriva ad un aumento inferiore all'inflazione in essere. Pertanto, non è corretto dire che le pensioni sono aumentate dell'80%, si puo solo dire che alcune pensioni oggi sono più alte di quelle di ieri, ma in ogni caso sono il frutto di anni lavorati e contributi pagati. Qual'è allora il significato di questa operazione? Si vuole negare ai pensionati la riduzione delle tasse di cui si sta parlando in queste settimane? Vorrei ricordare che mediamente le pensioni anche in Emilia Romagna sono di 1000 euro lordi al mese, per le donne 800 euro e per gli uomini 1.200. Con una tassazione in Italia che non ha uguali in Europa. Una pensione di 19.500 euro annui in Italia paga circa 4.000 euro di tasse, mentre in Germania ne paga 39 euro. I sindacati pensionati hanno manifestato lo scorso anno e lo faranno anche nel 2020 se non saranno ridotte le tasse anche ai pensionati, facendo pagare chi non paga. I pensionati lottano per la giustizia e l'equità e per sostenere politiche che diano lavoro ai giovani.

21/01/2020

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