Siamo tutti pedoni. Verso la città delle relazioni

Siamo tutti pedoni. Verso la città delle relazioni
02/12/2019
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Siamo tutti pedoni. Verso la città delle relazioni

Come ogni anno riparte la campagna nazionale per la sicurezza stradale "Siamo tutti pedoni 2019-2020. Verso la città delle relazioni", promossa da FNP CISL, SPI CGIL e UILP UIL.

I dati statistici sulle persone che hanno perso la vita o che, a vario grado, sono rimaste ferite sulle strade, rimangono allarmanti, registrando nell'ultimo anno addirittura un aumento.

Pertanto consideriamo il nostro impegno sempre più urgente e attuale, anche alla luce degli innumerevoli temi che confluiscono nella sicurezza stradale. Si pensi, ad esempio, ai danni alla salute provocati dall'inquinamento atmosferico e acustico prodotto dal traffico urbano; fino a quelli inferti all'ambiente e al riscaldamento globale, se si valuta che le città generano il 75% di anidrite carbonica (CO2) del Pianeta.

Tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, conosciuti anche come Agenda 2030, dell' Organizzazione delle Nazioni Unite che mirano a risolvere questioni attinenti lo sviluppo economico e sociale del Pianeta, l'obiettivo numero 11 consiste nel Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili. L'ambiente che ci circonda può influire drasticamente sulle nostre abitudini e stili di vita. Per questo il miglioramento in ottica sostenibile dei nostri spazi vitali è un obiettivo imprescindibile entro il 2030.

Ogni anno la campagna "Siamo tutti pedoni" si arricchisce di nuove sfide. Quest'anno, insieme al nostro impegno ad essere più responsabili e rispettosi della vita umana quando siamo alla guida, abbiamo inserito come sottotitolo: "Verso la città delle relazioni", con l'obiettivo di rendere le città, piccole o grandi che siano, non solo luoghi di transito ma anche zone in cui si creano e si consolidano le "relazioni umane". Gli spazi pubblici urbani: le piazze, i giardini, gli isolati, i marciapiedi, devono riacquistare la funzione di luoghi della sosta, dell'incontro e dove si forma la vita pubblica.

Inoltre, avere strade e marciapiedi sicuri, stimola le persone anziane a spostarsi a piedi e dunque a non rimanere chiusi in casa limitando i rischi della solitudine. Camminare serve anche a garantire i fattori che consentono a chi è avanti negli anni, di mantenere le abilità funzionali nel corso dell'invecchiamento: fattori fisici, motori, ma anche cognitivi.

In questo preciso momento storico ci è sempre più chiaro che le persone anziane (che rappresentano una fetta di popolazione elevata), possono e devono usare il tempo liberato dal lavoro e dalle obbligazioni di ruolo, per donarlo alla comunità attraverso l'attivismo civico, cioè la partecipazione quotidiana, diretta e immediata nello spazio pubblico. Questa "relazione di cura" può e deve caratterizzare soprattutto il rapporto con le generazioni future.

 

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