L'Inpgi confluisce nell'Inps, cosa cambia

L'Inpgi confluisce nell'Inps, cosa cambia

Sono un giornalista con contratto di lavoro subordinato, iscritto all’Inpgi. Ho letto che, da quest’anno, l’Inpgi confluisce nell’Inps. Vorrei capire cosa realmente comporta questa modifica per la mia situazione previdenziale.

Come lei ha correttamente scritto, la Legge di Bilancio per l’anno 2022 ha previsto il passaggio dell’Inpgi all’Inps, con l’iscrizione, a partire dal 1° luglio 2022, dei giornalisti con rapporto di lavoro subordinato al Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia e superstiti presso l’Inps. In particolare, i giornalisti che maturano il diritto alla pensione entro il 30 giugno 2022, continuano ad accedere alle prestazioni pensionistiche tipiche della gestione Inpgi anche se non previste nel sistema generale Inps.  Coloro i quali, invece, matureranno il diritto alla pensione dal 1° luglio 2022, potranno beneficiare esclusivamente delle prestazioni pensionistiche previste nell’Ago, il cui importo sarà calcolato secon­do il criterio del pro rata: secondo le regole INPGI, per le quote maturate fino al 30 giugno 2022; secondo le regole Ago, per quelle maturate, invece, dal 1° luglio 2022.

Sotto il profilo dei versamenti contributivi, inoltre, i vecchi iscritti, cioè quelli con il primo accredito contributivo collocato tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2016, continuano a versare i contributi in relazione all’intera retribuzione percepita, diversamente da quanto avviene per la generalità dei lavoratori iscritti all’Inps che, rientrando nel sistema contributivo, già dal 1996 non possono versare contributi oltre un tetto massimo di retribuzione (per il 2022, € 105.014).

Per quanto riguarda, infine, gli ammortizzatori sociali, la legge prevede un periodo transitorio da luglio 2022 a dicembre 2023, durante il quale l’erogazione delle prestazioni di disoccupazione e di cassa integra­zione sarà a carico dell’Inps, ma secondo le regole più favorevoli dell’Inpgi. Dal 1° gennaio 2024, anche i giornalisti, in caso di perdita involontaria del lavoro, potranno avere diritto all’indennità di disoccupazione Naspi. 

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