Contributi in Italia e in Francia, qual è la soluzione più conveniente per la pensione?

Contributi in Italia e in Francia, qual è la soluzione più conveniente per la pensione?

Buongiorno, ho compiuto 67 anni e ho 25 anni di contributi versati in Italia + 4 anni di contributi versati in Francia (precedentemente). Mi sembra di capire che posso chiedere la pensione in convenzione internazionale (contributi italiani più quelli dello Stato estero) oppure chiederla in Italia (ho più di 20 anni di contributi) e poi chiedere quella solo allo Stato estero. Vorrei capire quale soluzione è per me più conveniente. Grazie

Dai dati contenuti nella sua mail ci sembrerebbe che il meccanismo della totalizzazione multipla sia quello più conveniente alla sua situazione, anche per il fatto che in Francia, per maturare un diritto a pensione, necessita la maturazione di un requisito minimo di contribuzione.

 In questa sede possiamo offrirle indicazioni circa la totalizzazione internazionale.

Innanzitutto con il termine “totalizzazione multipla” si allude alla possibilità di sommare i contributi versati in Paesi terzi che risultano legati a loro volta da accordi internazionali sia all'Italia sia all'altro Stato contraente.

Il principio fondamentale su cui si basa la normativa è quello della “territorialità”. Secondo tale principio la legge da applicare è quella dello Stato in cui si presta la propria attività lavorativa.

Tuttavia, la stipulazione di accordi internazionali e convenzioni in ambito sociale e previdenziale ha determinato il superamento del “principio di territorialità”.

Per quanto riguarda i Paesi dell’aria comunitaria è prevista la possibilità di totalizzare i contributi non sovrapposti, ma solo se si può far valere un periodo minimo di assicurazione e contribuzione.

La totalizzazione internazionale non comporta il trasferimento dei contributi da uno Stato all'altro, ma consente di tener conto, ai soli fini dell'accertamento del diritto alla pensione, dei contributi maturati nei Paesi convenzionati dove l'interessato ha lavorato.

Dove il periodo minimo richiesto per operare la totalizzazione è quello di aver versato nello Stato membro per almeno 52 settimane all’anno. Diversamente, in presenza di convenzioni con Paesi extra-comunitari tale condizione sarà regolata all’interno dell’accordo.

Per perfezionare il requisito minimo è utile tutta la contribuzione accreditata, come contributi obbligatori, da riscatto, volontari e figurativi.

Il calcolo della pensione cosi avverrà tramite il meccanismo del pro-rata, ossia si procederà prima alla totalizzazione di tutti i periodi contributi versati negli Stati interessati, e successivamente si andrà a scorporare l’importo della prestazione sulla base del rapporto tra i periodi assicurati realizzati in Italia ed il totale dei periodi esteri.

Ad ogni buon fine, la invitiamo a recarsi presso il nostro Patronato INAS CISL della sua città con la relativa documentazione, per ottenere tutta l’assistenza necessaria diretta a verificare la sua convenienza ad attivare o meno il meccanismo della totalizzazione internazionale, eventualmente presentare domanda di pensione e conoscere la prima data di utile decorrenza del suo trattamento pensionistico.

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