PUBBLICAZIONI: Contromano N.28

Contromano N.28

Contromano N.28

Settembre - Ottobre 2017

La confederalità nel nostro Paese si configura sul piano strutturale come una adesione di singoli, modello Cgil, o come una adesione di categorie, modello Cisl. Questo fatto non si limita ad essere una diversificazione virtuale, ma diventa strategico nel momento in cui il sindacato deve cogliere ed interpretare le trasformazioni in atto nella società in tutte le sue articolazioni, deve svolgere il suo ruolo di intermediazione, deve favorire la sintesi tra valori, orientamenti, identità, stili di vita, deve gestire i conflitti di interessi tra settori concorrenti e settori protetti, deve promuovere le relazioni fra giovani ed anziani e tra uomini e donne, tra insider\outsider. La confederalità è chiamata a trasformare, con la propria creatività, i vincoli ed i condizionamenti in opportunità di radicamento nel territorio e nelle classi sociali e ad aprire nuovi spazi per la rappresentanza e l'azione del sindacato.

Emerge la figura di un sindacato nuovo, certamente plurale, proiettato nella sfera istituzionale, ma che non rinuncia alla sua storia e ai suoi valori, che resta attento alle condizioni di lavoro e di vita, che assume l'erogazione di prestazioni del sistema dei servizi come ponte fra lavoro e welfare, che cerca di promuovere condizioni favorevoli alla presa in carico di responsabilità partecipative nelle diverse realtà della vita economica e sociale. Questo insieme di orientamenti, intessuti di relazioni interne, contrattuali, forme di bilateralità che si traducono in confronto e in proiezione su obiettivi ed in regole di rappresentanza pongono al sindacato la necessità di un impervio processo di riposizionamento culturale ed operativo nell' economia sociale di mercato, incentrata sulla persona e nella prospettiva europea.

Nell'ottica Cisl le categorie, che ne compongono la struttura, sono essenzialmente basate sulle condizioni di lavoro, associano lavoratori omogenei sul piano professionale e con una conseguente rappresentanza ben circoscritta, anche se, ovviamente, aperta al dialogo e al confronto caratteristico dello stile cislino. D'altro canto la categoria della Fnp, composta da lavoratori pensionati, si basa essenzialmente su condizioni di vita, affronta la transizione tra il lavoro e la prospettiva dell'anzianità, ha un profilo etico accentuato derivante anche dagli effetti dell'evoluzione demografica, tende a maturare la particolare attenzione verso le difficoltà della composizione della società con riguardo alle marginalità, matura le ragioni di uno speciale rapporto con i giovani, in forza di una evidente duplice fragilità sociale. Le categorie fondate sul lavoro basano la loro rappresentanza e rappresentatività nella capacità contrattuale collettiva, che si fonda sul contratto nazionale e sul rilievo crescente del contratto aziendale o territoriale, con qualche difficoltà, a volte, di cogliere il senso dell'innovazione sociale e del lavoro e di rappresentarlo nel negoziato collettivo ai vari livelli.

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