L'Esperto Risponde: gli ultimi quesiti sugli incrementi alle pensioni

L'Esperto Risponde: gli ultimi quesiti sugli incrementi alle pensioni

In questi ultimi mesi sul cedolino della pensione ci sono stati diversi incrementi, che hanno generato un po' di confusione. Cerchiamo di fare chiarezza, pubblicando gli ultimi quesiti che ci sono arrivati dai nostri iscritti.

  • Buongiorno, sono titolare di una pensione diretta e di reversibilità. Dal mese di ottobre sto percependo l’incremento del 2%, in base a quanto previsto dal Decreto Aiuti bis. È vero che si tratta di un anticipo della perequazione delle pensioni per l’anno 2023?

No. Non si tratta di una vera e propria perequazione, né di un suo anticipo, bensì di un beneficio provvisorio e transitorio che cesserà i suoi effetti a dicembre 2022. Infatti, al fine di salvaguardare il potere d’acquisto delle pensioni erose dall’inflazione nel 2022, il Dl. Aiuti bis, ha riconosciuto in via transitoria per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima mensilità, un incremento pari al 2% limitatamente sui trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 2.692 euro lordi.

Dunque, essendo l’incremento del 2% una voce neutra rispetto a tutte le operazioni che verranno fatte successivamente dall’INPS in sede di rivalutazione per l’anno 2023, non vi sarà alcun riassorbimento rispetto all’indice previsionale del 7,3% per i suddetti trattamenti, beneficiari della misura di contrasto agli effetti negativi dell'inflazione per l'anno 2022.

 

  • Buongiorno, vi contatto per avere delle delucidazioni in ordine all’incremento dello 0,2% che ho ricevuto sulla mensilità di novembre a titolo di conguaglio di perequazione delle pensioni per l’anno 2022. Posso considerare detto incremento parte integrante della mia pensione?

in base al Decreto Aiuti-bis, tra le diverse misure di contrasto agli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022, il governo Draghi ha stabilito di anticipare l’operazione di conguaglio a titolo di differenza tra indice definitivo e provvisorio di perequazione delle pensioni per l’anno 2022. Di norma, infatti, il conguaglio viene corrisposto dall’INPS in sede di perequazione delle pensioni dell’anno successivo (in questo caso, gennaio 2023).

Quest’anno, invece, proprio per salvaguardare il potere di acquisto degli assegni pensionistici, con la mensilità di novembre l’Istituto previdenziale ha provveduto al ricalcolo delle pensioni con l’incremento perequativo dello 0,2% a titolo di differenza di perequazione, per l’anno 2022, tra indice definitivo e indice provvisorio (1,9%-1,7%), oltreché a corrispondere gli arretrati da gennaio a ottobre 2022.

 L’incremento perequativo dello 0,2% è pertanto parte integrante del suo trattamento pensionistico e, sulla base del nuovo importo ricalcolato, a gennaio 2023 sarà corrisposta la rivalutazione.

25/11/2022

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