“La pandemia ha portato alla luce le lacune del nostro Sistema sanitario e assistenziale: si sono registrate migliaia di vittime, soprattutto anziani, ed è cambiata la considerazione della sanità italiana come un vero e proprio modello per qualità delle cure, universalità e gratuità. Il nostro sistema sanitario si è dimostrato fragile e incapace di reggere l’urto di un’emergenza che non ha fatto che acuire un malessere preesistente, frutto di una scarsa pianificazione, di un uso inappropriato delle risorse, e di tagli al personale e ai posti letto. Alla luce di questa crisi, secondo noi è necessaria una programmazione sociosanitaria sinergica tra Governo e Regioni, condivisa con le Parti sociali per individuare le criticità e pianificare gli obiettivi di miglioramento dell’offerta assistenziale territoriale.
Chiediamo al Governo, quindi, di investire molte delle nuove risorse sulla medicina territoriale, responsabilizzando e rafforzando il ruolo e il compito dei medici di famiglia, in un percorso assistenziale individuale (PAI) con operatori sanitari, infermieri di comunità, specialisti, psicologi e assistenti sociali, che garantiscano assistenza all’anziano malato cronico e non autosufficiente.”
Qui di seguito l'intervista completa al segretario nazionale Mimmo Di Matteo su Il Dubbio di oggi 30 aprile