Sono stati molti gli interventi letti in questi mesi sulla crisi sanitaria che stiamo cercando di lasciare alle nostre spalle, quello che mi ha colpito di più e che ha innescato la riflessione che esporrò in questa introduzione alla giornata di oggi della Conferenza Per un Nuovo Rinascimento e per un nuovo modello di Sanità, è stata la lettera di un gruppo di operatori sanitari dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Scrivono i firmatari della lettera:
“stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19, poiché si riempiono rapidamente di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti.
Lo stesso sistema sanitario regionale contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori. I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza.
"Abbiamo bisogno di un piano di lungo periodo per contrastare la pandemia. […] PIÙ LA SOCIETÀ È MEDICALIZZATA E CEN-TRALIZZATA, PIÙ SI DIFFONDE IL VIRUS”.
Queste righe venivano spedite a fine marzo, nei giorni peggiori della crisi sanitaria, in una fase in cui non eravamo davvero in grado di contare con sicurezza i morti nelle nostre città; in un momento in cui tutta l'Italia viveva il paradosso che i luoghi nati per salvare vite umane divenivano vettori, luoghi di rischio contagio e di morte! Chi ha messo a disposizione la propria vita per salvare le vite dei cittadini, ha rischiato di perdere la propria e, purtroppo, molti l'hanno anche persa!
Continua a leggere le riflessioni di Maurizio Petriccioli- Segretario Generale FP Cisl, in occasione della Web Conference del 21 luglio, PER UN NUOVO RINASCIMENTO – Un rinnovato modello sanitario pubblico
Relazione allegata