L'esaurirsi di una lunga fase di esperienza sindacale alimenta l'esigenza di dare un senso a questa vicenda e di offrire una chiave di lettura alla narrazione di questa non comune frazione di vita, che si è andata sviluppando nel tempo nella relazione costruttiva con la dirigenza, gli attivisti e gli associati nel nostro sindacato.
Questo cammino ha creato lo spazio del lavoro plurale, ma ha consentito anche di guardare, di riflettere, di costruire lo scenario più adatto alla nostra proiezione futura.
Viviamo un momento di trasformazione difficile, avvertiamo molta preoccupazione per l'attuale circostanza politica ed economica, ma, in ogni caso, dalla situazione traiamo lucidità e acutezza di veduta.
L'impegno che coinvolge nel quotidiano, nei luoghi di lavoro e di vita, nelle comunità, nelle reti familiari, nelle periferie urbane e sociali, nell'incontro con gli ultimi, ci spinge verso la gente, con le sue tradizioni, con le vocazioni, con le necessità e le speranze.
La nostra cooperazione costante diventa così un momento antropologico dell'andare collettivo, un'espressione di esperienze che ci arricchisce, una delle ragioni per cui l'avvicendamento delle responsabilità appare anche come un'espressione di interiorità ed una scossa di emozioni che ravviva tra di noi il senso dell'amicizia e della collaborazione.
Il riflettere sul destino attuale e futuro della Fnp diventa così uno sguardo profetico sulla realtà sociale ed un'occasione di introspezione su noi stessi, sul nostro stare insieme, sul nostro affrontare con forza la realtà che ci circonda.