In occasione dell'8 marzo, giornata Internazionale della Donna, guardiamo oltre la festa ed il consumismo e facciamone un momento speciale di riflessione.
In campo sociale e politico si assiste alla messa in discussione delle conquiste e dei diritti delle donne raggiunti dopo anni di lotte. Agghiaccianti sono i dati relativi ai femminicidi, alle violenze ed alle discriminazioni che le donne quotidianamente subiscono. Tutto questo mentre nel Paese sempre più si diffondono sentimenti di incertezza per il futuro lavorativo e di benessere per giovani ed anziani. Le donne possono cambiare in meglio il presente ed anche le donne pensionate vogliono fare sentire la loro voce, così da costruire un mondo nuovo basato sui valori della solidarietà, dell'amicizia, dell'amore.
Nel sindacato, iscritte, lavoratrici e pensionate si mobilitano in questa giornata per testimoniare con forza la loro volontà di esserci, contare ed agire insieme agli uomini nel sindacato e nella società. A livello nazionale Cgil Cisl Uil ed i rispettivi sindacati dei Pensionati Spi Fnp Uilp organizzano un' assemblea unitaria nell'Aula Magna del Policlinico Umberto I di Roma, un luogo di lavoro soprattutto al femminile. Delegate sindacali di diversi comparti parleranno della contrattazione di genere, vera risposta e spinta al cambiamento, con i contributi delle dirigenti confederali Uil e Cgil, Ivana Veronese e Susanna Camusso e le conclusioni della segretaria generale Cisl Annamaria Furlan.
A livello locale Spi Fnp Uilp sono in prima linea per la difesa dei diritti delle donne, soprattutto e pensionate e anziane, deboli e discriminate socialmente ed economicamente anche dopo aver lavorato una vita. Infatti, anche in EmiliaRomagna una pensionata su tre (33,4%) ha un assegno mensile inferiore a 750 euro lordi al mese. E il reddito da pensione medio per gli uomini è di 24.397 euro lordi l'anno mentre per le donne è di 17.644 euro". Da qui l'impegno di Spi Fnp Uilp dell'Emilia Romagna a migliorare le condizioni di vita degli anziani e reclamare provvedimenti a favore dei pensionati e delle donne anziane, in primis il riconoscimento del lavoro di cura ed il diritto alla salute.