Sulla base delle stime degli Istituti preposti, l’inflazione su base annua è del 3,9%.
Ciò, deriva prevalentemente dagli aumenti dei costi dell’energia i cui effetti si distribuiscono anche sui prezzi dei generi alimentari, sui trasporti e dunque sulla vita dei cittadini.
E’ di palese evidenza che gli effetti più pesanti dell’inflazione si scaricano sui più poveri, la cui platea è sempre più ampia nel Paese e dunque occorre che il Governo, oggi in stasi, non appena il Parlamento nominerà il Presidente della Repubblica, assuma rapide decisioni compensative in particolare per le fasce meno abbienti della società.
Il sistema politico italiano in queste ore è impegnato nelle consultazioni utili sia all’individuazione del Presidente della Repubblica che sulla tenuta del Governo che deve necessariamente, in ragione alle cose da fare, "reggere" fino alla fine della legislatura.
Siamo ancora in piena emergenza, sanitaria, sociale ed economica ed occorre una gestione pronta, coerente e credibile della complessità dei problemi che ci coinvolgono quali cittadini italiani ed europei.
Il Governo, come è noto, deve gestire la fase delicata della “messa a terra” del PNRR ed anche a causa del grande debito pubblico, deve vigilare sui mercati finanziari, sullo spread e garantire stabilità.
Non solo, le tensioni internazionali tra Russia ed Ucraina e la Nato deve preoccupare l’intero Paese poiché gli eventuali effetti, se la situazione sfuggisse di mano possono essere su tutti i fronti devastanti.
E perciò occorre, mai come in questa fase, da parte della politica un grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini. La pesante situazione generale e l'incertezza del futuro dovrebbe indurre i leader politici a guardare a l'interesse generale e non a quello di parte. Questo è il nostro auspicio ed accorato appello a chi ha in mano le sorti del Paese.
Pompeo Mannone
Segretario Generale Fnp Cisl Roma Capitale e Rieti