Pensionati veneti a confronto stamattina, al Teatro Momo di Mestre, sull'intesa con il Governo firmata a fine settembre: si sono riuniti in oltre 250, in rappresentanza di tutte le realtà regionali e provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp. L'accordo – si concorda negli interventi - va visto nei suoi lati positivi: aumento della platea di beneficiari della 14esima, equiparazione dei pensionati ai lavoratori per la no tax area, favorire l'uscita dal lavoro per i lavoratori precoci. Ma, emerge dal confronto, i sindacati devono vigilare per la cosiddetta “fase 2”: un nuovo sistema di perequazione delle pensioni affinché non avvengano più storture, poi giudicate incostituzionali, come quelle della riforma Fornero; una vera e propria riforma fiscale e il riconoscimento del lavoro di cura. «Se è vero che dalla lotta all'evasione fiscale ci sono 88 miliardi di mancate entrate – è il sentimento comune in teatro – è lì che bisogna intervenire per recuperare le risorse».